L’esercizio che segue è tratto dal testo “Visualizzazione in pratica” di Michael Doody. Desidero precisare prima di tutto che, personalmente, ritengo le teorie sull’immaginazione contenute in questo testo condivisibili solo in piccola parte. Tuttavia, gli esercizi proposti allo scopo di allenare la visualizzazione sono senza dubbio efficaci.
La visualizzazione è la forma più elegante di immaginazione creativa. In questo sito proponiamo una serie di esercizi di visualizzazione che richiedono comunque una pregressa dimestichezza con questo strumento. E’ dunque importante allenare la visualizzazione, al fine di utilizzarla in tutta la sua pienezza creativa e trasformativa degli stati di realtà psichica personale su cui intendiamo intervenire.
Ecco dunque uno degli esempi contenuti nel testo di come sia possibile procedere per rendere efficace la nostra mente nel processo di immaginazione creativa.
Allenare la visualizzazione – Esercizio del TRIANGOLO
Traccia con gli occhi della mente, su un fondo bianco, prima la linea della base.
Aggiungi poi il lato destro che si congiunge con il vertice destro della base e il lato sinistro che si congiunge con il vertice del lato destro e con il vertice sinistro della base.
Visualizza bene i lati destro e sinistro e il posizionamento destro e sinistro dei vertici.
[…] Il triangolo è il più semplice possibile: è un triangolo disegnato con tre linee nere.
È un triangolo equilatero, perciò ha tutti e tre i lati uguali.
Visualizza il triangolo in modo corretto, e se hai visualizzato un triangolo con i lati diversi, ricomponili e modificali fino a quando non diventano uguali.
Tieni fissa per circa un minuto la tua visualizzazione su questo triangolo equilatero disegnato con tre linee nere.
Se l’immagine si sfoca, se perde i contorni, se non riesci a mantenere la visualizzazione ferma e costante, non preoccuparti […]. Con che tipo di tratto è disegnato questo triangolo?
È un tratto di matita?
È un tratto di colore nero pastello?
È un tratto di pennarello?
Se è un pennarello, si tratta di un pennarello dalla punta sottile o dalla punta spessa?
Prova a fare questo: cambia il tratto del disegno del triangolo a seconda dello strumento che usi per disegnarlo.
Prova con una matita, un pennarello nero, un piccolo pennello intinto nella tempera e infine con un pennello intinto in acquerello.
Cosa cambia?
I lati diventano più spessi?
Si assottigliano?
Si ammorbidiscono?
Resta qualche sbavatura?
Non importa se non riesci a visualizzare nel dettaglio, l’importante è che provi a visualizzazione differenti contorni della stessa forma.
Se non hai idea di cosa sia un tratto di acquerello, semplicemente immaginati come possa essere.
Ritorna infine alla visualizzazione iniziale del tuo triangolo. Immagina ora che il triangolo, dalla sua forma in due dimensioni disegnata su fondo bianco, si ispessisca e si allontani dallo sfondo, “avvicinandosi” a te e diventando in tre dimensioni.
Da triangolo 2D, trasformalo in un triangolo 3D.
Visualizza bene come il triangolo “esce” dal fondo e si avvicina a te aumentando di spessore e assumendo la “fisicità” a tre dimensioni.
Osserva bene questa forma a tre dimensioni e la distanza che si è formata tra il triangolo e il fondo.
Mantieni questa visualizzazione tridimensionale del triangolo per circa un minuto.
Compi ora un passo ulteriore: inizia a far ruotare il triangolo in 3D.
Il triangolo ruota lentamente, poi sempre più velocemente.
Più accelera più perde i suoi contorni definiti e più la forza dinamica impressa alla sua rotazione trasforma la sua forma.
Continua fino a quando il triangolo ruota velocissimo, come l’elica di un aeroplano.
Poi, progressivamente rallenta la rotazione fino a riportare il triangolo, fermo, in tre dimensioni, davanti a te.
Infine rimanda indietro il triangolo verso il fondo bianco e fallo ritornare in due dimensioni, continuando a fissarlo com’era all’inizio dell’esercizio e cercando di mantenere l’immagine stabile davanti a te.
Esercizi tratti dal testo: “Visualizzazione in pratica” di Michael Doody – Editore Area 51 Publishing