Scienza e arte…
Per quanto le metafore mediche pervadano la letteratura clinica, la pratica della psicoterapia è un’arte, e per questo è più appropriato paragonarla all’espressione musicale che al trattamento medico.
Nancy McWilliams
Ci sono una scienza e una teoria alla base della musica, ma quando questa viene eseguita, offre ai suoi fruitori una particolare esperienza mentale-corporea-emotiva-comportamentale…
La psicoterapia poggia naturalmente le sue fondamenta, le sue tecniche e i suoi costanti sviluppi sull’esperienza clinica e sulla ricerca scientifica. Essa è però inevitabilmente anche un’arte.
Ciò che accade tra due persone all’interno della “stanza di analisi” (indipendentemente dal fatto che si tratti di sedute in presenza oppure online) non può essere solamente il frutto dell’applicazione di un sapere tecnico, per quanto riconosciuto e scientificamente validato possa essere.
Un percorso terapeutico è anche un incontro tra due persone, all’interno del quale le qualità umane di entrambi non possono non essere considerate come una variabile di grande importanza.
Lo scopo della psicoterapia è innanzitutto quello di affrontare la sintomatologia psicopatologica che da origine a stati di disagio anche marcati, e che si manifestano sotto forma di ansia, depressione o altro.
Il mio approccio alla psicoterapia
Il mio approccio di riferimento è di tipo psicodinamico. Si basa, in altri termini, sulle conoscenze evolutesi in quel filone della psicologia denominato Psicoanalisi. Amo però arricchire questo modello terapeutico con un punto di vista più ampio e profondo, includendo elementi di tipo umanistico e transpersonale.
In molti casi lo scopo della terapia è (e deve comunque essere) la risoluzione dei sintomi, aiutando la persona a superare il disagio e a ritornare ad una condizione di vita come quella che la caratterizzava antecedentemente all’inizio della crisi.
In alcuni casi, però, i sintomi psicopatologici sembrano spingere la persona alla ricerca di un maggior senso esistenziale, ponendola nella condizione di esprimere un anelito verso la valorizzazione di tutte quelle qualità personali prima sconosciute, ma di straordinario valore per un vissuto più ricco e consapevole.
Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino
Carl G. Jung
Il mio metodo di lavoro psicoterapeutico
L’Esperienza Immaginativa
Come per l’ambito relativo alla consulenza e sostegno psicologico, anche per la psicoterapia è possibile introdurre il metodo di lavoro dell’Esperienza Immaginativa, per un lavoro sulle profondità interiori.
Si tratta di un metodo in grado di entrare in contatto con il mondo interiore della persona con grande delicatezza, ma che consente anche l’esplorazione delle sfere più personali della profondità del Sé.
Problematiche su cui possiamo lavorare
Sulla base delle mie caratteristiche personali e professionali rivolgo il mio lavoro prevalentemente a persone adulte, motivate ad esplorare le proprie profondità psichiche alla ricerca di elementi di sottile ed elevata consapevolezza su sé stesse, sulle cause del proprio disagio e disponibili ad accogliere il cambiamento.
Le situazioni più comuni per le quali posso offrire un supporto psicoterapeutico sono ad esempio:
- Sofferenza legata a difficoltà relazionali, affettive, familiari e di coppia;
- Umore depresso o caratterizzato da oscillazioni emotive.
- Dipendenze affettive, fragilità emotiva e problemi di autostima;
- Perdite e lutti;
- Situazioni conflittuali o di disagio sociale, professionale o nei rapporti interpersonali in generale;
- Stati d’ansia caratterizzati dalla presenza di panico, fobie, pensieri ossessivi o timori per il presente e il futuro;
Perchè iniziare un percorso di psicoterapia
Possiamo iniziare un percorso di terapia perchè avvertiamo la necessità di essere ascoltati, o per avere la sensazione di non essere soli ad affrontare una crisi o un momento di difficoltà.
Vorremmo essere visti e capiti nella nostra unicità, nella nostra particolarità, e aiutati ad espandere quei territori della nostra psiche che custodiscono le risorse più preziose per affrontare le preoccupazioni, il disagio, la sofferenza o le crisi che in questo momento si stanno affacciando all’orizzonte della nostra vita, o che già stanno facendo sentire i loro effetti in maniera significativa.
Ciò che maggiormente ispira il mio lavoro è il desiderio di fare in modo che il percorso di psicoterapia possa aiutare non solo nel mitigare o risolvere il disagio psichico, le difficoltà, il dolore o il senso di solitudine, ma che possa anche essere un autentico percorso di crescita, entro il quale apprendere a dare un significato profondo alla vita.
Si potrebbe, in altri termini, definire il percorso terapeutico come un viaggio che conduce a conoscere profondamente sé stessi. Non solo dunque nella realizzazione delle cause del proprio stato di sofferenza, ma anche nell’esplorazione di quei livelli di possibilità che rischiano di rimanere sconosciuti quando la nostra vita non ci pone nella necessità di dover ricorrere alle nostre qualità più nobili ed elevate.
Essere analisti significa interrogarsi ogni volta, insieme al proprio paziente, su quei grandi temi che da sempre appassionano e tormentano gli esseri umani: la vita e la morte, la gioia e il dolore, l’amore e la sofferenza, la solitudine, il male, la malattia.
Aldo Carotenuto
E’ il tentativo di dare un volto al proprio destino, modificando quei condizionamenti interiori impressi in fondo all’anima, imparando ad accettare e a convivere con quelle parti rifiutate di sé.