La Bellezza è il nutrimento per l’Anima

Una riflessione sulla bellezza quale strumento capace di produrre cambiamento psicologico e di "fare ordine nell'anima"
La Bellezza è il nutrimento per l’Anima
La Bellezza è il nutrimento per l’Anima
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Mi è capitato recentemente di vedere un brevissimo video in cui il prof. Giovanni Reale esprime alcune riflessioni sul concetto di Bellezza, quale nutrimento per l’anima. Le sue parole non possono che essere condivisibili nella loro più piena totalità, e non solamente in una visione della psicologia attenta alle profondità del concetto di anima.

“A partire dal Marxismo, ma soprattutto dal Nichilismo, è stato cancellato dalla mente degli uomini il concetto di bello come struttura necessaria per l’uomo…
L’uomo ha bisogno del bello come un elemento fondamentale per la sua vita dello spirito.
Che cosa cura il caos che c’è nella sua anima? Perchè c’è un caos…
La bellezza è fare ordine nell’anima“.

Giovanni Reale

Spesso, riflettendo sull’importanza della Bellezza nella vita quotidiana in generale e nella psicologia in particolare, mi rendo conto che oggi manca effettivamente un’educazione al bello quale valore universale per una vita consapevole e completa. Si parla spesso di creatività, intesa come espressione di sé stessi e di ciò che di più autentico vi è in noi. Ma si tende a sottovalutare il potere della dimensione della bellezza all’interno della creatività, dell’arte e della vita in generale.

James Hillman, un filosofo e analista Junghiano recentemente scomparso che si è battuto a lungo per restituire alla Psicologia la sua fondamentale dimensione di “anima”, nel suo celebre testo “Il Codice dell’Anima” ha usato a questo proposito un’affermazione che trovo deliziosa, pur nella sua apparente semplicità:

“Di tutti i peccati della psicologia, il più mortale è la sua indifferenza per la bellezza.”

James Hillman

Hillman evidentemente rimproverava alla psicologia moderna un eccessivo distacco dalla dimensione della bellezza, che in questo modo si priva di un importante elemento terapeutico e trasformativo. Ma che cos’è, in realtà, la bellezza che può essere ritenuta tale anche da un punto di vista psicologico? Come possiamo servircene per “curare” la nostra anima?

Bellezza o Piacere?

Si tende spesso ad affermare che la bellezza è qualcosa di relativo. Ognuno di noi può trovare bello qualcosa che altri invece non reputano tale. In questo senso, a mio avviso, sarebbe forse più opportuno riferirsi alla dimensione del “piacere” più che a quello del bello. Possiamo infatti provare piacere e interesse nei confronti di determinate cose o situazioni che dal punto di vista di altre persone potrebbero apparire del tutto insignificanti o persino sgradevoli.

Personalmente concordo con chi afferma che la dimensione della bellezza ha una natura molto più oggettiva di quanto potrebbe sembrare ad un’analisi non approfondita. Il bello, in altri termini, non sarebbe un concetto relativo, ma assoluto. A fare la differenza sarebbe dunque la nostra capacità (o incapacità) di entrare in risonanza con esso.

Il bello si manifesta come forma o struttura organizzata secondo criteri di armonia, equilibrio e, in un certo senso, trascendenza. La percezione della bellezza è uno degli elementi della nostra natura umana in grado di risvegliare in noi una consapevolezza su ciò che trascende l’ordinarietà della realtà. Si potrebbe poeticamente affermare che la bellezza sfiora le vette più sottili della nostra anima e guida la nostra coscienza lungo i territori più luminosi dello spirito.

Ciò che corrisponde a criteri di bellezza, produce inevitabilmente forme di armonia. E ciò vale senza dubbio anche in un percorso psicologico. La bellezza crea forme di organizzazione psichica di elevato valore, che possono senza dubbio riflettersi sul benessere psicologico personale e sull’equilibrio interiore.

In un lavoro psicologico, a mio avviso, non può dunque mancare un’attenta considerazione per la bellezza, sia delle cause che degli effetti del cambiamento. Quando inizio un percorso di consulenza o sostegno psicologico, la prima cosa di cui cerco di essere consapevole è il grado di bellezza interiore, espressa o inespressa, che la persona nella sua unicità possiede.

  • Qual’è la particolare bellezza di questa persona?
  • Quanta parte di questa bellezza è messa in ombra dal disagio o dalla crisi psicologica attualmente in corso?
  • Che cosa potremmo fare assieme per migliorare la bellezza personale e la sua capacità di percepirla ed esprimerla?
  • Come cambierebbe il suo stato d’animo se fosse in grado di esprimere il bello celato nel suo cuore? Quale sarebbe l’effetto sui suoi rapporti personali, familiari, lavorativi, ecc.?

Questi sono alcuni esempi delle domande che non tralascio mai di porre a me stesso nel corso delle sedute con le persone in cerca di aiuto psicologico…

Il prof.Giovanni Reale parla della Bellezza…
“L’uomo ha bisogno del bello come un elemento fondamentale per la sua vita dello spirito”
…”Fare ordine nell’anima, è la bellezza”
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