Abbiamo mai creato un Copione della nostra Vita?

La maggior parte delle persone ha un'idea di ciò che vuole dalla vita. Ben pochi però, oltre all'idea, hanno anche un piano preciso per attuarla. Abbiamo mai provato ad immaginare creativamente il copione della nostra vita?
Abbiamo mai creato un Copione della nostra Vita
Abbiamo mai creato un Copione della nostra Vita?
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Se ci soffermassimo per un istante ad osservare la crescente quantità di frustrazione che accompagna la vita quotidiana delle persone, noteremmo probabilmente che essa deriva in buona parte dal mancato appagamento di una serie di desideri che potrebbero non costituire le vere priorità della propria esistenza. Quante volte ci siamo resi conto di aver investito energie in qualche progetto, in qualche obiettivo o desiderio, e di aver poi realizzato che probabilmente le nostre autentiche aspirazioni erano altre?

Va da se che molto spesso abbiamo bisogno di provare alcune strade prima di conoscere quell’unica che davvero ci appartiene. Ma abbiamo almeno l’abitudine di riflettere su che cosa davvero desideriamo nella vita? Abbiamo mai sentito la necessità di provare a creare il Copione della nostra Vita?

Se provassimo a riflettere con serietà e saggezza su quanti e quali desideri intendiamo realizzare nel prossimo o nel lontano futuro, potremmo renderci conto che alcuni tra essi potrebbero non essere poi così importanti. Alcuni potrebbero addirittura essere in contraddizione con altri. Spesso infatti ci troviamo ad inseguire desideri frutto di sensazioni del momento, di emozioni passeggere, dell’illusione della felicità altrui

Per quanto molti raccomandino spesso di ascoltare e seguire le proprie emozioni, forse queste possono condurci ad una destinazione incerta o addirittura sbagliata se lasciate libere di agire in assenza di adeguata chiarezza interiore.

Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare

Seneca

Gli elementi che non devono mancare dal copione della nostra vita

La maggior parte delle persone ha un’idea, anche piuttosto precisa, su ciò che vuole dalla vita. Fin da piccoli si inizia a sognare traguardi che il più delle volte si scontreranno poi con una realtà fatta di compromessi, di limiti e di sogni infranti. Tutto ciò è senza dubbio salutare allo sviluppo della nostra personalità. Niente è in grado di farci maturare più consapevolmente che l’apprendere il giusto equilibrio tra il “principio di piacere” e il “principio di realtà”.

Ben pochi però, oltre all’idea, hanno anche un piano preciso per attuarla. E di norma, questi pochi, sono le persone che raggiungono effettivamente traguardi che agli occhi del loro cuore appaiono autentici, appaiono importanti. Quante volte abbiamo provato ad immaginare creativamente (e non semplicemente a sognare) il nostro futuro?

Si, immaginare creativamente. Perchè non esiste nulla che per potersi realizzare non sia prima stato immaginato con chiarezza, pianificato nei tempi e nei modi, e perseguito con intensa volontà. Ma prima di tutto dobbiamo essere sicuri di sapere chi siamo davvero e che cosa stiamo realmente cercando, al di là delle mille luci abbaglianti e dei modelli sociali che la vita costantemente ci propone.

Questo è il primo passo da compiere e il primo capitolo che dobbiamo scrivere nel copione della nostra vita. Quando il contenuto di questo capitolo vibra in sintonia con il nostro cuore, quando sentiamo di essere autenticamente noi stessi nel riconoscerci in ciò che abbiamo scritto, allora possiamo essere certi di aver gettato la pietra angolare.

Dobbiamo poi accertarci che tutto ciò che desideriamo dalla vita sia in linea con i nostri valori più profondi. Di conseguenza, anche questi costituiscono una parte importante del nostro copione. I nostri valori più autentici devono essere esplorati e verificati. Se il nostro inconscio, con particolare riferimento alle aree transpersonali della nostra sfera psichica, è in contrasto con le aspirazioni che abbiamo sempre creduto di avere, non dovremmo sorprenderci se esse non si realizzano.

Comprendere la natura di ciò che il nostro Sé più elevato trasmette alla nostra coscienza, anche solamente come tenue barlume di consapevolezza, è quanto di più prezioso si possa fare per rispondere saggiamente a interrogativi come questi:

  • Qual’è la mia natura più autentica e come posso agire per manifestarla?
  • Quali sono le mie qualità potenziali che non ho ancora valorizzato?
  • Quali sono i miei doni della vita che posso condividere con le altre persone?
  • Di che cosa ho realmente bisogno per realizzare lo scopo della mia vita?

Non ci si faccia però trarre in inganno dall’apparente semplicità di questi interrogativi. L’enorme mole di condizionamenti che riceviamo fin dalle prime fasi della nostra vita rendono estremamente complesso il compito di scoprire la nostra autenticità.

Essa di norma è conoscibile solamente da coloro la cui vita non è stata libera da crisi esistenziali. Il nostro Sé più autentico ama giocare a nascondino tra le pieghe più profonde e dolorose dell’anima. Compito nostro è di non rinunciare mai a quella che autori di particolare saggezza hanno definito “l’eterna ricerca dell’uomo”.

L’immaginazione creativa ci guiderà nel resto del percorso. Ci aiuterà a definire come ci sentiremo quando il copione della nostra vita sarà realizzato. Ci consentirà di creare nitidamente nella nostra mente un progetto dettagliato degli step da seguire e degli elementi da acquisire. E ci permetterà infine di provare fin da subito la meravigliosa sensazione di lavorare al Progetto di una Vita ricca di Significato.

Avere o Essere?

Vorrei proporre anche una riflessione su uno degli errori più gravi di cui ci dobbiamo rendere conto il prima possibile se intendiamo redigere un copione della nostra vita. Di norma, quando pensiamo a noi stessi o al nostro futuro, tendiamo a pianificare il “cosa” ma non il “come”. Forse abbiamo un’idea piuttosto precisa su cosa vorremmo essere, o cosa vorremmo avere. Ma siamo altrettanto sicuri di avere chiari anche gli aspetti qualitativi della persona che vorremmo essere? Forse abbiamo sempre sottovalutato il potere di domande come quelle che seguono:

  • Che tipo di persona vorrei essere?
  • Su quali qualità posso fare affidamento per diventare la persona che desidero?
  • Quali dovranno essere le mia qualità intellettive, emotive e relazionali?
  • Che cosa desidero sia visibile in me da parte delle altre persone?

Nella mia vita potrei ad esempio essere in difficoltà nel trovare il partner ideale. L’obiettivo più probabile in questo caso potrebbe essere quello di pianificare una serie di azioni per raggiungere questo scopo, come incontrare persone nuove, ampliare gli interessi personali, avere cura del proprio aspetto, ecc.

Forse però non ci siamo ancora posti la domanda fondamentale: Quali sono le qualità che vorrei sviluppare per corrispondere al partner ideale che IO intendo essere? In che modo desidero migliorare me stesso per essere la miglior persona possibile al fianco di un futuro partner?

Desiderare un buon partner è ovviamente una delle cose più importanti nella propria vita. Avere un copione della nostra vita relazionale, basato sul modello ideale di uomo/donna che desideriamo essere, ha però un valore ancora più elevato.

Il copione della nostra vita aiuta nei momenti difficili

Chi ha un perché per vivere, sopporta ogni come…

Mi sono trovato spesso a riflettere su queste parole, attribuite al filosofo Friedrich  Nietzsche1. Possono essere intese come un incoraggiamento a resistere nei momenti difficili, a trovare una ragione per farsi coraggio. Possono anche essere intese come un esempio di Resilienza, un aspetto di cui oggi si parla molto.

Ma dall’uomo dotato di adeguata sensibilità e capacità introspettiva possono essere addirittura accolte come un invito a trovare un fine autentico alla propria vita. Parliamo spesso in queste pagine del legame tra difficoltà della vita e opportunità di elevazione interiore. I nostri momenti più bui ci possono senza dubbio annientare, ma possono anche aprire delle benefiche fenditure nel nostro animo, per far entrare una nuova luce.

Ed è proprio nei momenti di difficoltà che la necessità di poter disporre di un copione della nostra vita diventa autoevidente. Se sappiamo chi siamo e qual’è il nostro scopo nella vita, se abbiamo un’idea precisa di dove stiamo andando, se conosciamo in profondità i nostri punti di forza e le nostre migliori qualità, allora abbiamo qualche strumento in più per dare un senso alle cose e procedere con coraggio anche quando le luci più deboli sembrano spegnersi lungo il nostro cammino.

Il nostro obiettivo dovrebbe pertanto essere quello di definire un copione della nostra vita così forte da annullare ogni pena, nel presente e nel futuro, e da mantenerci in quello stato di luminosa consapevolezza che conferisce pienezza e significato anche ai momenti più difficili.

Lo psicologo e il nostro progetto di vita

Spesso, tematiche come quella proposta in questo scritto, vengono proposte da figure professionali come i coach o tutti coloro che sono impegnati, a qualche titolo, in un ruolo motivazionale. Aiutare una persona a definire i propri obiettivi e a stabilire le mosse più opportune per raggiungerli, è un compito che non richiede un’abilitazione particolare nell’ambito della salute mentale.

Il vero valore aggiunto che lo psicologo può offrire in questi casi, in particolar modo se ha a lungo indagato i misteriosi territori appartenenti alla sfera del Sé Transpersonale, è quello di consentire una consapevolezza interiore più approfondita. Essa infatti nasce anche e soprattutto da una revisione e reinterpretazione dei vissuti interiori che accompagnano la nostra crescita fin dalle prime fasi, i cui effetti ostacolano i propri successi più spesso di quanto non si pensi.

Lo psicologo, prima di aiutare a scoprire gli obiettivi a cui il proprio Sé più elevato intende condurre, può offrire un aiuto (ed eventualmente anche un sostegno psicologico) qualora sia necessario conoscersi più in profondità. Egli può orientare lo sguardo dell’utente anche su quelle potenzialità che rischierebbero di rimanere solamente tali, sottraendosi a quel tutto armonico che è la nostra vita nella sua completezza.


1 – Citato nel testo di Viktor Frankl – “Uno psicologo nei lager” Milano, Ares”

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