Le dieci regole del Cambiamento Psicologico

Stan Goldberg propone queste dieci regole del cambiamento psicologico, quali strategie per evitare i frequenti fallimenti che accompagnano gli sforzi per modificare i nostri comportamenti.

In un interessante articolo dal titolo “The 10 Rules of Change“, lo scrittore Stan Goldberg espone quelle che secondo lui sono le dieci regole del cambiamento psicologico. Questo suo scritto nasce dalla constatazione che non sono poche le persone desiderose di intraprendere un benefico percorso di cambiamento psicologico, ma, semplicemente, non sanno come fare. Non avrebbero, in altri termini, la conoscenza dei principi fondamentali su cui il cambiamento psicologico si basa. Grazie alla sua personale esperienza di oltre 25 anni, il Dott.Goldberg ci offre dieci strategie per comprendere il cambiamento ed ottenere significativi risultati in piena autonomia.

Le dieci regole del Cambiamento Psicologico secondo Stan Goldberg

Vediamo nel dettaglio le dieci regole del cambiamento proposte dal Dott. Goldberg.

1. Tutti i cambiamenti sono complessi

Come già evidenziato dagli studi del prof. James O. Prochaska, il cambiamento avviene per gradi. Per incrementare le probabilità di successo, è sempre preferibile suddividere il compito in alcuni passaggi più semplici e graduali.

2. Il cambiamento spaventa

La paura dell’ignoto può condurci a mantenere lo status quo, indipendentemente da quanto possa essere difficile la situazione attuale. E’ dunque estremamente importante esaminare le conseguenze sia del mancato cambiamento che del futuro comportamento che vorremmo esprimere. Se il cambiamento garantisce risultati più positivi, le paure si ridimensionano.
Il nostro cambiamento può inoltre creare disagio alle persone attorno a noi. Anche per questo motivo è importante introdurlo gradualmente.
Anche essere realisti ha una grande importanza. Obiettivi eccessivamente ambiziosi incrementano le possibilità di insuccesso.

3. Il cambiamento deve essere positivo

Come dimostrato dagli psicologi comportamentisti, è il “rinforzo” e non la “punizione” a dare maggiore stabilità ai cambiamenti. E’ dunque importante che il cambiamento psicologico venga accompagnato da situazioni e sensazioni piacevoli. L’osservazione dei risultati positivi che si ottengono ha la funzione di “premio”, ed è importante soffermarsi ad osservarli e apprezzarli.

4. procedere per approssimazioni successive

I cambiamenti dovrebbero essere introdotti gradualmente e delicatamente. Le strategie “no pain, no gain” possono creare eccessivo disagio ed essere contrarie al cambiamento.
Ci si può aiutare mettendo per iscritto lo scopo a cui desideriamo arrivare e indicando con quante e quali approssimazioni possiamo pervenire a questo risultato finale.
I processi di cambiamento inoltre sono spesso più complessi del necessario. Si faccia dunque attenzione a semplificare il più possibile i vari step con cui ci si avvicina alla meta.

5. Cambiare troppo rapidamente non aiuta

Il cambiamento psicologico è più efficace se viene raggiunto lentamente. In tal modo è più probabile che si trasformi in un automatismo.
Inoltre, non ci si dimentiche che spesso “il viaggio è più importante della meta“. Se il processo di cambiamento è stimolante di per sé, avremo molte più probabilità di raggiungere il nostro obiettivo.

6. La conoscenza del processo garantisce risultati migliori

Il successo dona grandi soddisfazioni. Se si conoscono i motivi alla base dei nostri successi e fallimenti, le stesse strategie possono essere applicate anche in altri ambiti della nostra vita che necessitano di cambiamento.
Quando possibile, è molto istruttivo anche disporre di un feedback da parte di persone fidate sulla percezione da parte di un estraneo su come stiamo migliorando.

7. Il cambiamento deve essere strutturato

La spontaneità è meravigliosa in determinati ambiti, ma può sabotare i nostri tentativi di cambiamento. I nostri comportamenti vanno dunque classificati in tre categorie:

  1. Inutili: devono essere eliminati
  2. Neutri: devono essere trasformati in positivi
  3. Positivi: devono essere mantenuti o ulteriormente potenziati.

Anche una periodica revisione sia delle modalità che degli scopi per cui desideriamo un cambiamento psicologico deve essere effettuata con regolarità.

8. La pratica è indispensabile

Attraverso l’esercizio costante, i nuovi comportamenti diventano automatici e una componente naturale del nostro essere.

9. I nuovi comportamenti vanno protetti

Anche dopo un’impeccabile trasformazione in qualche ambito della nostra vita, il nuovo comportamento acquisito può vanificarsi se non viene protetto.
Il nostro ambiente personale comprende di norma situazioni che possono aiutare o minacciare i nostri sforzi verso il cambiamento. Ciò che aiuta dovrebbe essere conservato, mentre ciò che è di ostacolo andrebbe eliminato.
E’ ben noto inoltre che un comportamento nuovo non è né familiare né automatico. Per questo, tutto ciò che ci aiuta a ricordarcene è di grande utilità. Avere sempre a portata di mano un promemoria dei nostri buoni propositi può quindi essere un’ottima strategia.

10. I piccoli successi non sono secondari

Sfortunatamente, grandi propositi di cambiamento esitano spesso in altrettanto grandi fallimenti. E’ di norma preferibile concentrarsi sui piccoli successi. Ciascuno di essi alimenta la nostra autostima, che verrebbe invece distrutta da un fallimento importante. Il cambiamento finale dovrebbe essere dunque raggiunto come naturale conseguenza di una somma di piccoli successi, considerati come singoli obiettivi separati.


Il processo di cambiamento una situazione attuale ad una desiderata può essere arduo e frustrante, oppure semplice e gratificante. E’ interessante notare che lo sforzo da impiegare in entrambi i casi è il medesimo. Scegliere la prima via condanna a perpetuare all’infinito i nostri comportamenti disfunzionali. Applicare queste dieci regole del cambiamento psicologico, secondo il Dott. Goldberg potrebbe aiutare ad ottenere risultati estremamente interessanti.

Dal sito: www.psychologytoday.com

Condividi:

Richiedi un primo colloquio conoscitivo gratuito​

Se hai piacere di parlarmi di una situazione personale che ti sta a cuore, puoi contattarmi per fissare un primo colloquio e poter fare assieme una prima valutazione

Altri articoli del Blog

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto