Esperienza Immaginativa – Introduzione

L'Esperienza Immaginativa. Uno dei metodi di intervento più raffinati della Psicologia, basato sull'uso privilegiato dell'immaginazione
Esperienza Immaginativa in psicoterapia
Esperienza Immaginativa – Introduzione
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In Italia sono più di trecento le Scuole che propongono insegnamenti nell’ambito della Psicoterapia o del Counseling Psicologico. Ogni metodo si caratterizza per una serie di vantaggi e di limiti che lo rendono idoneo per determinati interventi psicologici e meno per altri. 
Il metodo dell’Esperienza Immaginativa si avvale dell’uso privilegiato dell’Immaginazione per entrare in contatto con la sfera psichica dell’individuo. Personalmente, amo particolarmente questo metodo sia per la sua delicatezza nell’entrare in contatto con la dimensione emozionale personale, che per la sua idoneità ad esplorare anche le sfere più elevate della psiche, quando iniziano ad affiorare aspetti che riguardano la profondità del proprio Sé più autentico.

Lo scopo di un intervento di questo tipo non si limita infatti alla sola riduzione dei sintomi del disagio psichico (obiettivo di per sé in ogni caso primario e importantissimo), ma mira a ricostituire (o creare) in un individuo uno stato di “pienezzadell’essere, di consapevolezza globale e, quale conseguenza diretta, un vissuto quotidiano più gioioso e ricco.

Ogni psicologia che sceglie come sua meta l’anima, deve parlare in termini immaginativi

James Hillman

Un video di approfondimento, con qualche ulteriore dettaglio sull’utilizzo del metodo dell’Esperienza Immaginativa

Un intervento psicologico basato sull’uso dell’immaginazione è cosa ben diversa dal semplice fantasticare a cui la nostra mente spesso si abbandona. Si tratta di sostanzialmente di Immaginazione Creativa, intesa come la facoltà della nostra mente di poter generare, attraverso il pensiero, scenari ipotetici di realtà. Questi scenari hanno la caratteristica di potersi manifestare nel mondo reale grazie alla soluzione di conflitti interiori o all’emergere di abilità personali precedentemente inaccessibili. Creare l’immagine mentale della possibile soluzione di un problema o di un disagio psicologico significa, in altri termini, creare i presupposti psicologici per poter trasferire questa soluzione sul piano della realtà.

In uno scenario immaginativo adeguatamente vissuto, l’Io partecipa attivamente alla “costruzione” dell’ipotetica realtà, risolvendo conflitti, superando ostacoli, intuendo soluzioni e abbandonando limiti che il solo pensiero razionale cosciente spesso non consente. E ciò che è immaginabile, tende inevitabilmente a trasferirsi nella realtà, portando con sé le emozioni sviluppate durante l’Esperienza Immaginativa.

Si tratta di un intervento psicologico “dialogato”, in quanto il soggetto comunica allo psicologo le immagini che affiorano spontaneamente nel suo campo immaginativo. Quest’ultimo, offre suggerimenti o indicazioni utili al tipo di intervento più idoneo per quella determinata situazione, utilizzando come “strumenti” la propria immaginazione e le proprie emozioni al fine di costruire una relazione d’aiuto caratterizzata da profonda empatia.

“Il sogno ad occhi aperti non è un vuoto mentale. È piuttosto il dono di un’ora che conosce la pienezza dell’anima.”

Gaston Bachelard

I contenuti di questo sito si sforzano di essere proprio questo: una Psicologia che sceglie come sua meta l’Anima. Ed è questa la ragione del fatto che viene posta un’enfasi così particolare sulle tecniche immaginative e sull’immaginazione creativa in generale.

L’individuo quale motore della propria crescita

“…si va sempre più affermando la convinzione secondo cui, nello sviluppo della persona, quella che si ritiene possa contare di più è la capacità autopoietica del soggetto. Ovvero: si è sempre più convinti che sia lui il motore primo della propria crescita.

Si affermano dunque forme attive di intervento, dove il soggetto che soffre diventa attore e protagonista della sua stessa evoluzione, dove lo psicologo è il catalizzatore, lo stimolo, l’occasione (per l’altro che incontra) di trovare dentro di sé le proprie risorse.

Lo psicologo si trova allora a svolgere principalmente una funzione di facilitatore, di mentore, e quasi di allenatore, per la naturale capacità di crescita del soggetto.

Il suo compito è quello di permettere, all’individuo che gli chiede aiuto, di aiutarsi da solo, attraverso procedure di esercizio (ed esercitazione) della propria soggettività che gli permettano di superare i disagi che le vicissitudini della sua evoluzione personale hanno eventualmente prodotto in lui.

[…] Se, in un certo senso, è necessario essere definiti malati per venire curati, basta invece esistere come esseri umani per fruire utilmente di un intervento di crescita personale, che può eventualmente essere definito anche come counseling. Le psicotecniche utilizzabili per stimolare tale crescita personale possono essere molte. La Procedura Immaginativa ne rappresenta un esempio davvero molto interessante.

[…] Ciascun soggetto è genitore e formatore di se stesso, secondo criteri che soltanto lui può conoscere, anche se spesso può giovarsi dell’incontro con l’altro per rendersene conto meglio.

Le procedure che il movimento psicologico va costruendo o affinando, e di cui la nuova edizione del Counseling con l’intervento della Procedura Immaginativa di Rocca e Stendoro rappresenta un esempio intelligente e generoso, potranno aiutarlo davvero in questo difficile, quanto promettente percorso”.

Prof. Felice Perussia
Dall’introduzione al testo “Il Counseling con l’intervento della Procedura Immaginativa

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