Gratitudine e atteggiamento interiore
Nella Psicologia Buddista si pone molta enfasi sull’importanza della liberazione dalle emozioni distruttive. Esse, quando lasciate liberamente agire in noi, sono spesso responsabili di molta parte della sofferenza che la nostra vita quotidiana sembra imporci. Un modo estremamente efficace per favorire questo processo di liberazione è senza dubbio il mantenimento di uno stato interiore di gratitudine. Esso consente infatti di superare gelosie, invidie, rancori e risentimento, verso le persone e le circostanze.
Non si tratta semplicemente di esprimere un banalissimo grazie verso chi ci offre un atto di gentilezza o per un dono ricevuto. Questa è semplicemente buona educazione e una cordiale forma di rispetto che diamo per scontata. La vera gratitudine è un atteggiamento interiore profondamente legato ad una gioia di vivere autentica ed elevata. Esso consiste in una sempre più ampia consapevolezza di tutti quegli elementi che rendono la nostra vita una preziosa fonte di arricchimento personale. Mantenersi in uno stato di gratitudine significa aprirsi costantemente alla meraviglia della Vita, accogliendo ed apprezzando la bellezza di ciascun momento presente.
Le enormi potenzialità materiali che la vita moderna offre possono indurci a focalizzarci su tutto ciò che non possiamo permetterci di avere. La frustrazione di molte forme di desiderio è senza dubbio una delle più importanti cause di disagio psichico che l’uomo si trova oggi ad affrontare. E così capita sempre più spesso che si perda la capacità di prestare attenzione alla grande quantità di ricchezze già presenti nella nostra vita.
L’infelicità non è per nulla uno stato oggettivo. Essa consiste in un preciso atteggiamento mentale che, tra gli altri elementi, esclude proprio quello probabilmente più importante: l’essere grati per ciò che siamo e per ciò che la vita ci offre, anche se nel momento presente avvertiamo la mancanza di qualcosa che ci appare molto importante.
Saper esprimere gratitudine nulla toglie alla nostra vita. Non ci pone in una condizione di inferiorità verso gli altri, ma al contrario ci pone in contatto con l’enorme potenziale psicologico-spirituale che si cela in noi. Ci eleva infatti alla più alta frequenza vibratoria del Cuore, quella che allontana dalla coscienza ogni tormento e ogni illusione.
Se la nostra religione si basa sulla salvezza, le nostre principali emozioni saranno timore e tremore.
Se la nostra religione si basa sulla meraviglia, la nostra emozione principale sarà la gratitudineCarl Gustav Jung
Sviluppare la Gratitudine
Come possiamo sviluppare in noi un più elevato senso di gratitudine? Semplicemente con dei piccoli accorgimenti o buone abitudini da introdurre nella nostra vita quotidiana.
Impariamo innanzitutto a ringraziare con il Cuore tutte le persone che, in maniera altruista e disinteressata arricchiscono la nostra vita, a partire dalle cose più semplici. Forse sono molto più numerose di quanto ci potrebbe sembrare. Accertiamoci poi che il nostro primo pensiero del mattino e l’ultimo della sera siano di gratitudine verso l’universo per il fatto stesso di poter partecipare alla Vita del Tutto che ci circonda, senza dimenticare di rivolgere un pensiero di gratitudine, di volta in volta, persino alle persone che hanno lavorato per produrre il cibo che consumiamo, i vestiti che indossiamo, l’auto che guidiamo e tutto ciò che rende più agevole il nostro vivere quotidiano.
Impariamo inoltre a non invidiare mai agli altri ciò che ci sembra possiedano in più rispetto a noi. Ciascuno di loro affronta esperienze di vita di cui non sappiamo nulla e potrebbero a loro volta addirittura invidiare qualcosa in noi. Limitiamoci dunque ad esprimere un sincero senso di gratitudine per i valori già presenti nella nostra vita, predisponendoci in tal modo ad una totale apertura verso ulteriori arricchimenti che la vita ci potrà offrire.
Madre Teresa di Calcutta suggeriva di non permettere mai a nessuno di venire a noi ed andarsene senza essere migliore e più contento. E forse il saper esprimere sempre un sincero sentimento di gratitudine è il miglior modo per far percepire la nostra stessa esistenza come una fonte di arricchimento per quella degli altri. Dovrebbe quindi apparire piuttosto chiaro quante siano le opportunità nella nostra vita di tutti i giorni per alimentare in noi questa preziosa tendenza alla gratitudine verso tutto ciò che ci circonda.
Essa può infine diventare davvero un potente strumento terapeutico in psicologia. Sono innumerevoli gli esempi di persone che, semplicemente apprendendo il valore della gratitudine, sono riuscite a trasformare esperienze profondamente traumatiche in preziose opportunità di crescita. Dopo il primo drammatico impatto determinato da molti eventi sofferti, la focalizzazione su ciò che la vita ci offre e un sincero sentimento di gratitudine ci aiuta a superare quel senso di ingiustizia e quel risentimento che ci impediscono di realizzare la meraviglia e la preziosità di ciascun istante.
Non a caso dunque Albert Einstein affermava che “in ogni difficoltà giace un’opportunità”, benedicendo con questa affermazione le prove e le difficoltà della vita, che distillano in noi la nostra più sublime essenza spirtuale. La gratitudine ci consente di uscire da quell’isolamento che ci confina in uno stato di orgogliosa e caparbia sofferenza, rimettendo in movimento in noi le più gioiose energie dell’anima.
Che cosa puoi fare fin d’ora per cominciare ad imprimere una svota alla tua vita?
Il primo passo consiste nel fare un elenco delle cose di cui sei grato.
E’ un’azione che cambia la tua energia e inizia a modificare il tuo modo di pensare.
Mentre prima di questo esercizio è probabile che la tua attenzione sia concentrata sulle cose che ti mancano, sulle tue lamentele e i tuoi problemi.
Quando l’avrai messo in pratica prenderai un’altra direzione.
Comincerai a provare gratitudine per tutte le cose che ti fanno sentire bene.
2 commenti su “Gratitudine e Psicologia”
Davvero una bella ed efficace spiegazione ed insegnamento. Grazie.
Mi fa piacere che abbia apprezzato l’articolo!
Grazie a lei