Il concetto di Maturità Psicologica

Il concetto di maturità psicologica quale elemento di saggezza, empatia, gestione delle emozioni, responsabilità e consapevolezza
Il concetto di Maturità Psicologica
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Il concetto di maturità psicologica non sembra essere particolarmente interessante oggi. Ci si focalizza spesso sui problemi esistenziali, sulle potenzialità e possibilità individuali, sui propri desideri e bisogni, e le relative soddisfazioni o frustrazioni che da essi derivano. Eppure la ricerca e il conseguimento di un’adeguata maturità personale nella propria vita potrebbe davvero costituire la chiave per sperimentare un’esistenza molto più ricca di valore e significato.

Nel contesto di una genuina maturità psicologica possiamo infatti essere liberi di esprimere il nostro essere con grande libertà e autenticità, senza nemmeno il bisogno di ricercare quel senso di approvazione emotiva che si rivela spesso così importante per la nostra autostima.

In un certo senso, il concetto di maturità personale e psicologica trascende quello di autostima quale parametro di autovalutazione personale. Viene infatti a prevalere in via quasi esclusiva il bisogno di esprimere qualche forma di saggezza personale, attraverso una crescente consapevolezza di sé, delle proprie capacità e dei propri limiti, del proprio posto e ruolo nel mondo, e del senso stesso della propria esistenza. In sostanza, saper accogliere la propria unicità senza la necessità di approvazione da parte del mondo esterno.

Le caratteristiche di un’autentica maturità psicologica

Oltre alla saggezza personale, alla base di un’autentica maturità psicologica possiamo senza dubbio collocare elementi quali una buona capacità di gestire le emozioni, una solida empatia nei contesti relazionali, un equilibrato senso di responsabilità e la consapevolezza, quando fosse necessario, del valore del sacrificio personale.

Essere psicologicamente maturi significa anche riuscire a relazionarsi in maniera equilibrata, accogliente e sana, rispettando le opinioni altrui e gestendo costruttivamente i conflitti.

In tutto questo è di fondamentale importanza valorizzare l’autenticità personale, ovvero la ricerca costante dei propri valori, desideri e bisogni, e la capacità di allineare ad essi la propria esistenza. E quando tutto ciò si esprime in termini di consapevolezza della propria vocazione esistenziale, la maturità interiore apre le porte ad ulteriori livelli di realizzazione.

Dal punto di vista emozionale, la maturità psicologica implica la capacità di gestire il proprio vissuto emotivo in modo sano ed equilibrato, con crescente tolleranza allo stress e alle conseguenze delle proprie e altrui azioni e decisioni. E molto probabilmente questo è lo scoglio più difficile per molti di noi, dal momento che molte delle nostre emozioni sono in grado di donare grande felicità, ma anche di provocare le più profonde sofferenze.

Non vi è probabilmente un’autentica maturità psicologica nemmeno in assenza di una robusta capacità di resilienza. Essa non dovrebbe essere limitatamente intesa quale capacità di resistere agli urti della vita, ma, da una prospettiva più ampia, come il dono di saper trarre profondo insegnamento dalle nostre esperienze, con particolare riferimento a quelle più dolorose e allo stesso tempo trasformative.

Naturalmente, la maturità psicologica non è inevitabilmente legata all’età anagrafica. Senza dubbio il procedere dell’età è un fattore di perfezionamento personale, ma non necessariamente e non indiscriminatamente. Vi sono individui che manifestano profonda maturità già in fasi molto precoci della propria vita. Essi amano impegnarsi fin da giovanissimi a trarre dalla vita sempre nuovi livelli di profondità e significato. Così come vi sono inevitabilmente invece persone che, per disinteresse o assenza di opportunità favorevoli, non raggiungeranno livelli di maturità personale altrettanto ambiziosi nemmeno in tarda età.

Saggezza e maturità psicologica

Come dicevamo, una sana maturità psicologica e personale è definibile soprattutto dalla nostra capacità di esprimere saggezza. E una delle forme più elevate di saggezza si manifesta attraverso l’accettazione in piena consapevolezza del manifestarsi degli eventi nella nostra vita, indipendentemente dall’impatto emozionale che potrebbero provocare.

Ho sempre amato a questo proposito l’espressione che Kahlil Gibran utilizza poeticamente per descrivere l’esperienza del dolore, quale capacità di accogliere le stagioni del proprio cuore allo stesso modo in cui si accolgono le stagioni che passano sui campi1.

E per fare questo, secondo il poeta, è necessario riuscire a mantenere nel proprio cuore la meraviglia per il prodigio quotidiano della vita. E la bellezza di queste parole costituisce, a mio modo di vedere, la più autentica e pura definizione del concetto di maturità psicologica e personale.


NOTE BIBLIOGRAFICHE:
(1) – Khalil Gibran – Il Profeta

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