Quando i nostri programmi, i nostri desideri o i nostri progetti sono ostacolati ci troviamo spesso ad analizzare le cause che ne hanno impedito la realizzazione. Cerchiamo il confronto con quegli elementi che almeno all’apparenza sono alla base dell’intralcio. Ma a qualcuno questo non basta. Ci sono persone consapevoli del fatto che, qualsiasi siano le circostanze, alla fine il confronto è solamente con sé stessi.
Ogni volta che interviene una crisi nella nostra vita, sia essa una crisi di valori, una crisi di coscienza o una crisi esistenziale nel senso più ampio del termine, la persona dotata di saggezza sa che il confronto è con sé stessa. Sono proprio queste crisi a mettere in evidenza questo aspetto.
E’ un percorso di verità, grazie al quale, nel momento in cui riusciamo a vedere oltre ciò che appare esteriormente, siamo in grado di scorgere nuovi aspetti di noi stessi. E sono proprio queste le chiavi che aprono le porte che ci permettono di uscire dalla crisi. Non è così per tutti, ma per alcune persone la crisi può essere risolta solamente grazie al confronto con sé stessi e ad una consapevolezza del tutto nuova che deve emergere.
Solitudine e confronto con sé stessi
E’ questo un tratto del proprio cammino di vita in cui vi può essere la tendenza a sentirsi soli. Se ciò davvero corrisponde a verità, questa percezione di momentanea solitudine può avere un valore interiorizzante straordinario. Il confronto con sé stessi più autentico avviene in solitudine. Solo noi possiamo essere in grado di valutare autenticamente e saggiamente le nostre vite. Ed è nel silenzio del cuore che ciò può avvenire proficuamente.
A volte non basta il confronto con sé stessi. Dobbiamo, in un certo senso, addirittura affrontare noi stessi. La resistenza che qualcosa in noi oppone al cambiamento può essere inaspettatamente violenta. Fino a quando non siamo in grado di contemplare la bellezza del cambiamento ed il suo impatto trasformativo sulla nostra vita, la tentazione di “aggrapparsi al vecchio”, o a ciò che tutto sommato dava stabilità, pace e quiete (anche se in assenza di quell’autentico sentimento interiore di realizzazione) può davvero essere tenace.
Cos’è dunque il confronto con sé stessi.
E’ la capacità di andare oltre ciò che appare evidente e oggettivo. E’ la nobile qualità interiore di chi sa trarre lezioni evolutive dal dolore, dalla solitudine, dalla frustrazione, dagli ostacoli e dalla mancanza di senso.
Il confronto con sé stessi, alla fine, altro non può essere se non quello straordinario gesto di libertà interiore che si concretizza nel lasciar esprimere in noi non solo il nostro io più autentico, ma anche un barlume di quella verità che ne colora la natura conformemente alle qualità emergenti del nostro sé più elevato.