Il sentimento di Fiducia

L'atto di concedere fiducia espone necessariamente al rischio di una grande delusione, ma se non si rischia si è già in perdita
Il sentimento di Fiducia
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“Dare fiducia è rischioso. E’ una scommessa. Ogni volta che do fiducia mi comprometto. E posso perdere molto più che un pugno di dollari. Se mi fido di un amico, posso essere tradito. Nel caso di un compagno, posso essere abbandonato. Se do fiducia al mondo, posso essere annientato. Spesso, troppo spesso, va a finire proprio così. Ma l’alternativa è ancora peggiore. Perchè, se non scommetto, se non mi metto in gioco, non succede niente: non c’è relazione, non c’è coinvolgimento, non c’è vita. Quindi ogni atto di fiducia è accompagnato, che ne siamo consci o no, da un brivido”.

Con queste parole, Piero Ferrucci introduce l’argomento della fiducia nel suo testo dedicato alla “forza della gentilezza” (1). L’autore pone subito in evidenza il fatto che la fiducia è un elemento di necessità all’interno delle dinamiche della vita umana. Fidarsi comporta l’assunzione del rischio di essere delusi, di essere traditi. Ma la tendenza a non concedere fiducia a nessuno porta comunque ad un atteggiamento di chiusura e disinteresse verso gli altri, forse ancora peggiore negli effetti sul vissuto personale.

Il rischio, afferma ancora Ferrucci, è insito nella natura stessa della fiducia. Se infatti potessimo fidarci tranquillamente di chiunque, la fiducia non avrebbe alcun valore. Non avremmo nulla da perdere. Se nel concedere fiducia non dovessimo pagare il prezzo della vulnerabilità, questo atto non conterrebbe alcun impegno e alcun dono da parte nostra. Non vi sarebbe alcuna dimostrazione di considerazione verso le qualità dell’altra persona.

Possiamo dunque affermare che l’atto di concedere fiducia, se da un lato ci espone inevitabilmente al rischio di subire una ferita, dall’altro appare comunque inevitabile. In altri termini, come afferma il filosofo Salvatore Natoli nel video riportato di seguito, la fiducia ha sempre una componente di rischio. Ma non si può non rischiare. In un rapporto costi – benefici si può perdere, ma se non si rischia si è già in perdita, perchè non si può guadagnare. La condizione del guadagno è dunque connessa al rischio della perdita. E questo apparirebbe con evidenza ancora maggiore nelle relazioni affettive.

Il vero motore della fiducia all’interno di una condizione di sfiducia, conclude il filosofo, sarebbe la generosità. L’atto di fiducia scaturisce da un sentimento di generosità, come affermava Spinoza. Il bene è in grado di diffondersi da sé, ma per non perderlo è necessario anticiparlo.

Fiducia e Sfiducia devono equilibrarsi?

Se affermassimo che l’essere umano dovrebbe sempre aprirsi in piena fiducia all’esperienza e alle relazioni interpersonali, forse saremmo poco realistici. Per quanto affascinanti possano essere le affermazioni sopra riportate, dobbiamo renderci conto della realtà del mondo che ci circonda. Fiducia e sfiducia dovrebbero pertanto maturare in parallelo nell’individuo. Nessuno dei due aspetti dovrebbe prevalere. Troppa chiusura e troppa prudenza costringono la persona all’isolamento e alla solitudine.

Ma anche un’eccessivo e indiscriminato affidamento concesso alle altre persone può portare a gravi delusioni e inganni. Si potrebbe anche ironicamente affermare che qualche equilibrato e saggio tratto di “personalità paranoide” può salvarci da tante spiacevoli situazioni.

Questo era chiaro allo psicologo Erik Erikson, che ha individuato nella crescita del bambino otto stadi di sviluppo psicosociale. Il primo di essi riguarda proprio l’acquisizione di un equilibrio tra fiducia e sfiducia, generata all’interno del rapporto con i caregiver. Se gli effetti della fiducia sono intuitivamente comprensibili, anche una componente di sfiducia è importante al fine di apprendere a tollerare le frustrazioni e di acquisire la disposizione interiore a porsi correttamente nei confronti del futuro e della ridefinizione progressiva dei propri progetti.


NOTE BIBLIOGRAFICHE

(1) – Piero Ferrucci, 2012, La Forza della Gentilezza – pensare a gire con il cuore fa bene al corpo e allo spirito, Oscar Mondadori

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