Molti di noi ritengono probabilmente che la capacità di saper esprimere empatia possa essere utile solamente a chi si occupa, professionalmente e non, di relazioni con persone che presentano qualche tipo di problematica personale. Forse però l’empatia, espressa nella maniera più opportuna, può arricchire la vita di chiunque si trovi ad offrirla o a riceverla in maniera molto più profonda e gratificante di quanto si potrebbe pensare a prima vista.
Una definizione di Empatia
Abbiamo già affrontato il tema dell’Empatia nelle pagine di questo sito, ma prima di entrare nel merito dei vantaggi che la sua espressione comporta, vorrei proporre la definizione di uno degli psicologi che, nella storia di questa disciplina, forse più di chiunque altro ha richiamato con grande insistenza l’attenzione degli addetti ai lavori sui benefici che un suo impiego consapevole inevitabilmente comporta.
Carl Rogers, in un suo testo di recente ristampa dal titolo “Un modo di essere” (1) definisce il modo empatico di essere con un’altra persona come la capacità di “[…] entrare nel mondo percettivo dell’altro e trovarcisi completamente di casa. Comporta una sensibilità, istante dopo istante, verso i mutevoli significati percepiti che fluiscono in quest’altra persona […].
Significa vivere temporaneamente nella vita di un altro, muovendocisi delicatamente, senza emettere giudizi; significa intuire i significati di cui l’altra persona è scarsamente consapevole, senza però svelare i sentimenti totalmente inconsci, poichè ciò sarebbe troppo minaccioso.
Significa controllare frequentemente in compagnia dell’altro l’accuratezza delle vostre percezioni, ed essere guidati dalle reazioni che ricevete. Siete il compagno fiducioso nel mondo interiore dell’altro.
Segnalando i possibili significati nel flusso dell’esperire di un’altra persona, l’aiutate a concentrarsi su questo prezioso punto di riferimento, a sperimentare più compiutamente i significati , e a procedere nell’esperienza.
Essere con un altro in questo modo significa che per il periodo in cui vi ci trovate, mettete da parte le vostre concezioni e valori personali per entrare nel mondo di un altro, senza pregiudizi. In un certo senso significa che voi stessi vi mettete da parte”.
Quando una persona capisce di essere sentita profondamente, i suoi occhi si riempiono di lacrime. Io credo che, in un senso molto reale, pianga di gioia. È come se stesse dicendo: “grazie a Dio, qualcuno mi ascolta. Qualcuno sa cosa vuol dire essere me”
Carl Rogers
Esprimere Empatia facilita il cambiamento psicologico
Il testo di Rogers da cui è stata estratta la definizione appena proposta, contiene anche alcuni interessanti suggerimenti sulle positive conseguenze che il semplice atto di esprimere Empatia dona alle persone. Non sono poche le situazioni quotidiane a seguito delle quali ci sentiamo non compresi, non ascoltati o ignorati. E’ piuttosto comune ad esempio provare questa sensazione nei luoghi di lavoro, ma senza dubbio non è rara nemmeno all’interno delle famiglie.
In accordo con quanto Rogers descrive, quando un individuo si sente apprezzato, oggetto di cure e accettato per la persona che è tende ad interiorizzare le conseguenze del gesto empatico altrui. Si innesca, in altri termini, un positivo cambiamento di pensiero, che conduce la persona a pensare che se gli altri dimostrano interesse nei suoi confronti probabilmente ha in sé qualcosa di interessante, qualcosa di valore per la quale vale la pena apprezzarsi e prendersi maggiormente cura di sé.
Quando le persone avvertono da parte degli altri un’offerta di ascolto empatico, sensibile ed accurato, tendono dunque a sviluppare atteggiamenti di cambiamento all’insegna della crescita personale. Per dirla con le parole di Rogers “quando l’altra persona è ferita, confusa, disturbata, ansiosa, alienata, terrificata, o quando dubita del proprio valore, è incerta sulla propria identità, allora è alla comprensione che si fa appello. La compagnia gentile e sensibile offerta da una persona empatica […] fornisce l’illuminazione e la guarigione”.
Perchè l’Empatia è un valore così sottovalutato?
Per poter offrire un ascolto profondo ed empatico alle persone dobbiamo dedicare loro autenticamente del tempo personale. E’ una questione che Rogers ha evidenziato in maniera molto chiara lungo tutto il corso della sua carriera. A suo avviso non sarebbe infatti possibile intuire accuratamente il mondo interiore di una persona se non la si apprezza autenticamente.
Bisogna inoltre essere in grado di assumere correttamente il punto di vista dell’altro, senza pregiudizi, senza atteggiamenti difensivi o giudicanti. Diciamo la verità: quanti di noi sentono di poter affermare tranquillamente di riuscire ad offrire questo tipo di disponibilità anche solo alle persone a cui si vuole bene?
E’ in effetti un dono piuttosto raro, ma la cosa estremamente positiva è che lo si può apprendere. Chiunque, dotato di sufficiente motivazione e buona volontà, può essere in grado di porsi correttamente nell’atteggiamento non giudicante dell’osservatore.
Accettare autenticamente una persona per come realmente è, significa veder accrescere in essa la capacità di accettare sé stessa con la medesima disponibilità e libertà. Se non la si giudica, è possibile che lei stessa cessi di attribuirsi qualità sgradevoli o auto-svalutanti.
Per concludere, sia che ci poniamo nel ruolo di genitori, insegnanti, datori di lavoro, o semplicemente amici, nel momento in cui siamo disponibili ad assumere l’atteggiamento dell’ascoltatore in grado di esprimere Empatia autentica, abbiamo in mano un potente strumento di cambiamento e di crescita interiore. Possiamo, in altre parole, essere in grado non solo di porre la persona in condizioni di esprimere sé stessa più proficuamente, ma anche di favorire un vissuto interiore più libero e gioioso.
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NOTE BIBLIOGRAFICHE:
(1) Rogers C., 2018, Un Modo di Essere, Giunti Psychometrics Srl