Il simbolo della farfalla è particolarmente importante in un tipo di Psicologia che voglia prendere in considerazione gli aspetti più sottili ed elevati dell’uomo. Esso, da tempi assai remoti ed in culture diverse, è spesso stato associato a quella trasformazione interiore che, come nel caso di questo meraviglioso essere della natura, partendo da una condizione assai limitante (quella del bruco), giunge alla piena manifestazione della sua bellezza.
La bellezza della farfalla è già insita nel bruco, anche se apparentemente non ve ne è traccia. Il medesimo destino deve spettare all’uomo: in ciascuno di noi vi è, in potenza, tutto lo splendore di ciò che siamo, e che di conseguenza siamo chiamati a realizzare con responsabilità e in pienezza.
Riportiamo di seguito alcuni spunti tratti dal Dizionario dei Simboli (Chevalier-Gheerbrandt):
In occidente la farfalla è spesso considerata un simbolo di leggerezza e di incostanza, anche se l’idea della farfalla che si brucia alla candela non è specificamente nostra: ‘come le farfalle si affrettano alla morte’ si legge nella Bhagavad Gita (11,29), ‘così gli uomini corrono alla loro perdita…’.
[…] Un altro aspetto del simbolismo dell farfalla è basato sulle sue metamorfosi: la crisalide è l’uomo che contiene la potenzialità dell’essere; la farfalla che ne esce è un simbolo di resurrezione. Ovvero, se si preferisce, dell’uscita dalla tomba. Un simbolismo simile si ritrova nel mito di Psiche – rappresentata con ali di farfalla.
[…] Presso gli Aztechi, la farfalla è un simbolo dell’anima o del soffio vitale sfuggito dalla bocca dell’uomo in agonia;
[…] Anche la moderna psicanalisi vede nella farfalla un simbolo di rinascita. Negli affreschi di Pompei, Psiche è raffigurata come una fanciulla alata, simile a una farfalla.
[…] Una credenza popolare greco-romana attribuiva l’aspetto di una farfalla all’anima che abbandona il corpo.
Il Dizionario dei Simboli Garzanti riporta informazioni sostanzialmente in linea con quanto già scritto:
Animale simbolico presso moltissimi popoli, è interpretato come capacità di cambiare e bellezza: ma anche come inconsistenza della felicità. “La meraviglia per questo fenomeno di metamorfosi che si origina e si sviluppa senza interventi esterni, conducendo l’animale dalla condizione di bruco a quella di larva e infine di farfalla, colpisce profondamente gli uomini, che sono così spinti a riflettere sulla propria trasformazione spirituale. Si convincono in tal modo di essere in grado di abbandonare la loro natura corporea e ascendere al cielo della luce eterna” (E.Aeppli).
[…] Come già indica il nome greco psyché, la farfalla, al pari dell’uccello, è un “animale spirituale”.
[…] Nell’iconografia del paradiso molto spesso l’anima che il Creatore ha dato al corpo di Adamo viene rappresentata con ali simili.
Anche Roberto Assagioli richiama il simbolismo della farfalla come simbolo di trasformazione interiore profonda. Nel suo saggio sullo “Sviluppo spirituale e disturbi neuro-psichici“, dedicato a quel processo di purificazione e trasmutazione che conducono la coscienza dell’uomo a livelli di elevazione prima impensabili, Assagioli descrive le difficoltà e i momenti critici di quel processo di cambiamento utilizzando proprio la metafora della farfalla: “In realtà si tratta di un periodo di transizione: un uscire da un vecchio stadio senza aver raggiunto il nuovo. E’ una condizione simile a quella del verme che sta subendo il processo di trasformazione che lo farà diventare un’alata farfalla: esso deve passare per lo stato di crisalide, che è una condizione di disintegrazione e impotenza“.
Nell’ottimo testo “Bestiario. Libro degli animali simbolici in C. G. Jung” il simbolismo della farfalla è ripreso negli usuali termini di metamorfosi, leggerezza, incostanza, morte e rinascita, ecc. che abbiamo già incontrato. Dal momento che il testo tratta specificatamente il simbolo dal punto di vista psicologico, ne riportiamo integralmente la parte più interessante:
“La metamorfosi, potente simbolo di trasformazione, riflette sul piano psicologico un aspetto dell’incontro della psiche con il suo sviluppo: mutamenti radicali nella forma, nelle funzioni e nello stile di vita. Mentre il cambiamento attiene all’aspetto fluido e transitorio, la metamorfosi è espressione delle qualità permanenti e profetiche che emergono da tale processo; avviene senza essere vista, attivata dalle dinamiche dell’inconscio. Sotto il mantello dell’invisibilità, o all’interno di un bozzolo, i mutamenti radicali realizzati dalla metamorfosi si svelano, dopo un’intensa incubazione, attraverso un processo di dissoluzione e liberazione. Il simbolismo della farfalla si trova illustrato nel mito di Psiche, raffigurata negli affreschi di Pompei come una fanciulla alata, simile a farfalla. Il termine stesso psiche significa farfalla; per questo nei monumenti antichi l’anima è rappresentata spesso con ali di farfalla. Da qui l’analogia anima-farfalla, o soffio vitale sfuggito all’uomo in punto di morte”.
“Negli stati profondi della coscienza la farfalla dal volo inquieto è animula, fata, talvolta anche strega. Non a caso le ali che l’iconografia popolare attribuisce alle fate non sono ali pennute di uccello, ma ali trasparenti e nervate di farfalla. Talvolta, la coscienza non si alza in volo ma rimane attaccata a ciò che si trova in basso, che fluttua e indugia sopra le cose e gli eventi naturali. È uno stato rappresentato dal volo della farfalla. È evidente che il motivo del volo si arricchisce di significati molteplici: volare raso terra o al chiuso o all’interno assume palesemente significato diverso dal volo verso il sole. Così come nell’attrazione della falena per la fiamma, simbolo del convulso attaccamento all’eros, l’inclinazione aurea del volo si spezza e il movimento diventa un’ossessiva danza circolare, nell’illusione di avere a che fare con la luna o con le stelle, verso cui queste creature notturne, più antiche delle farfalle di milioni di anni, non cessano di orientarsi”.