La Psicologia e la forza del Silenzio

La forza del silenzio come elemento di interiorizzazione, di riflessione creativa e di armonizzazione dei processi di pensiero
La Psicologia e la forza del Silenzio
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Silenzio non significa soltanto astenersi dal parlare.
Quando le tempeste delle nostre emozioni tumultuano in noi, quando la nostra mente discorre continuamente con se stessa, non vi è vero silenzio.
Il silenzio non è soltanto l’astenersi dal parlare, ma anche l’astenersi da certe linee di pensiero, l’eliminazione delle fantasticherie e dell’uso non sano dell’immaginazione.”

Roberto Assagioli

Questa affermazione di Roberto Assagioli mi ha sempre offerto lo spunto per qualche periodica riflessione sulla forza del silenzio. Il termine “silenzio” è di norma associato all’assenza di suoni o rumori nell’ambiente circostante. Le persone che amano il silenzio cercano normalmente di isolarsi da quelle fonti sonore o rumorose che disturbano la quiete e la tranquillità tanto desiderate.

Se amiamo il silenzio, una passeggiata in un bosco o in qualsiasi luogo in grado di offrirci qualche momento di tranquillità può bastare ad acquietare il nostro stato d’animo. Il silenzio che sembriamo però maggiormente in difficoltà a gestire non è probabilmente quello esteriore.

Possiamo infatti rifugiarci anche nel più remoto ed estremo posto della terra, ma se non siamo in pace con noi stessi, la nostra mente continuerà a comportarsi come se fossimo nel pieno dei nostri impegni.

Cerchiamo di stare in silenzio, se vogliamo ascoltare i sussurri degli dei.

Ralph Waldo Emerson

Silenzio e Solitudine

Il silenzio, soprattutto quando è prolungato, evoca non di rado il fantasma della solitudine. Queste due condizioni possono tranquillamente presentarsi in contemporanea. Il silenzio può essere la conseguenza della solitudine, così come la solitudine non desiderata può scaturire da una situazione di silenzio altrettanto temuta o sgradita.

Sia la solitudine che il silenzio possono deliziare il cuore della persona abituata alla riflessione, alla meditazione sul senso delle cose o sul proprio stesso esistere. Possono incoraggiare la contemplazione sulla bellezza della vita in tutte le sue manifestazioni.

Entrambi questi aspetti possono però scatenare timori più o meno intensi e più o meno fondati nella maggior parte delle persone non abituate ad apprezzare la vastità dei propri panorami interiori. Se siamo persone dotate di grande sensibilità, il silenzio ha una sua voce, porta un suo messaggio, che dobbiamo avere il coraggio di ascoltare.

La forza del silenzio è una dimensione pressoché sconosciuta alla maggior parte delle persone, soprattutto a coloro che vivono pienamente assorbiti nella frenesia della vita quotidiana. Ma allontanarsi dal silenzio interiore significa di fatto prendere le distanze da sé stessi, dalla propria autenticità.

Lo stato attuale del mondo – e in effetti tutto ciò che è vivente – è ammalato. Se fossi un medico e mi venisse chiesto un consiglio, direi: Create il silenzio! Conducete gli uomini al silenzio!

Sören Kierkegaard

Forza del Silenzio e Purificazione interiore

Abituare la nostra mente alla forza del silenzio significa anche attivare un processo di purificazione interiore. C’è molta consapevolezza oggi sulla necessità di offrire purificazione al nostro corpo, ma anche la nostra mente, le nostre emozioni e il nostro spirito hanno bisogno della stessa attenzione.

Il silenzio è proprio quell’elemento che mantiene libero il nostro spazio interiore. E’ l’elemento che attrae nuova luce nella nostra coscienza, stimolando la riflessione creativa sui problemi che accompagnano la nostra quotidianità, da quelli più ordinari, fino ai più grandi problemi esistenziali.

Il silenzio non è assenza di comunicazione. Non è ritiro forzato in sé stessi. Il silenzio interiore è un privilegio che tende ad essere sempre più raro, ma è il dono più nobile che possiamo fare alla nostra psiche quando anela alla pienezza e alla libertà più autentica.

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