La Riflessione sull’essere

Una onesta riflessione sull'Essere, più che sul fare o sull'avere, può stimolare un onesto confronto con noi stessi e sul valore che attribuiamo alla nostra stessa esistenza
La Riflessione sull’essere
La Riflessione sull’essere
Image purchased under standard licence from: depositphotos.com

Quante volte ci è capitato di leggere frasi come “se oggi fosse l’ultimo giorno della tua vita, staresti facendo ciò che più ti appassiona?”. E’ una delle tante affermazioni motivazionali che affollano la rete e nelle quali è ormai praticamente inevitabile incappare. Assolutamente niente di male in sé, si tratta pur sempre di un invito ad esprimere la propria vita nella maniera più appagante possibile.

Frasi come queste contengono però la possibilità di un importante spunto di riflessione su quelli che sono i valori di vita di un gran numero di persone. Si tratta infatti di una riflessione sul fare, o sull’avere, e non di una riflessione sull’essere.

E’ un aspetto su cui ho talvolta modo di fare accurate riflessioni assieme ad alcune persone che si rivolgono a me per un percorso di aiuto psicologico. Molte persone rimangono sorprese, o senza parole, quando si chiede loro “come vorresti essere”, invece di “cosa vorresti fare o essere”, o “cosa vorresti avere“.

Pochi di noi sono infatti abituati a porsi degli obiettivi in merito alla qualità della propria natura personale. A guidare la nostra vita sono tendenzialmente tutti quegli elementi che conducono all’appagamento dei sensi, delle ambizioni e dei desideri di gioia, amore, salute, ecc. Obiettivi che di per sé hanno una straordinaria importanza, naturalmente.

E come già ribadito in altre pagine di questo sito, questi aspetti dovrebbero costituire la base della propria volontà di autorealizzazione e autoaffermazione, nella vita di chiunque. Essi non bastano però a colmare l’animo di coloro che anelano ad arricchire la loro esperienza di vita mediante una costante ed approfondita riflessione sull’essere.

Vi sono persone che, poste semplicemente di fronte alla domanda a cui abbiamo appena accennato, scoprono di non aver mai dedicato sufficiente attenzione a sé stesse in qualità di individui bisognosi di estendere la propria realizzazione personale anche alle sfere più luminose dell’Essere. O quantomeno a dimensioni di vita che includono almeno la possibilità di riflettervi.

Si tratta in un certo senso dell’unico ambito esistenziale di fronte al quale siamo pienamente responsabili di noi stessi. Se non stiamo facendo ciò che vorremmo realizzare o se la vita non ci ha offerto l’opportunità di ottenere quelle gratificazioni che tanto avremmo desiderato, senza dubbio vi possono essere aspetti che dipendono da noi. Indubbiamente vi sarebbero però anche aspetti legati alle circostanze più o meno “fortunate” in cui il nostro percorso di vita si è delineato, fin dalla nascita.

Per quanto riguarda però la possibilità di essere come vorremmo o, a maggior ragione, potremmo, siamo nell’ambito di un aspetto totalmente sotto la nostra responsabilità. Una riflessione sullo stato del proprio essere può infatti essere effettuata da chiunque e in qualunque momento della propria vita, a dispetto di qualsiasi circostanza.

E spesso quest’ultima riflessione dovrebbe precedere la prima, in quanto una maggiore consapevolezza sul piano dell’essere costituisce senza dubbio una più chiara indicazione anche in merito a ciò che si vorrebbe realizzare o avere nella propria vita.

Se la risposta è no, se non corrispondiamo al nostro modello ideale di noi stessi, spetta unicamente a noi porvi rimedio. Le circostanze della vita, in questo, non ci possono aiutare se non in minima parte.

Di norma infatti il nostro percorso di crescita in consapevolezza non avviene grazie a circostanze favorevoli. E’ più probabile che siano gli ostacoli (o meglio, il loro superamento) a fare di noi ciò che potenzialmente possiamo essere. E’ più probabile che siano le difficoltà a far emergere le nostre più elevate qualità e la forza che, velatamente e silenziosamente, da sempre dimora nel nostro cuore.

Una seria riflessione sull’essere è dunque fortemente raccomandabile in tutti quei casi in cui non ci sentiamo soddisfatti della condizione esistenziale che caratterizza la nostra vita, sia che pensiamo di di avere troppo, sia se pensiamo di avere troppo poco.

Paradossalmente, la condizione di maggior inerzia psicologica per la crescita interiore è proprio uno stato di appagante equilibrio interiore raggiunto grazie alle favorevoli condizioni attuali di vita. Questo stato è la giusta e opportuna meta per molti, ma forse, in fondo in fondo, non proprio per tutti. Chiunque conosca il valore dell’inquietudine, delle opportunità della crisi o dei cambiamenti indotti da momentanei periodi di sofferenza, avrà certamente chiaro questo aspetto.

Una profonda ed illuminante riflessione sull’essere può dunque aprire scenari di possibilità esistenziali sempre ignorati fino a quel momento. Non lasciamoci dunque distrarre dalla sua apparente banalità o inutilità.

Condividi:

Richiedi un primo colloquio conoscitivo gratuito​

Se hai piacere di parlarmi di una situazione personale che ti sta a cuore, puoi contattarmi per fissare un primo colloquio e poter fare assieme una prima valutazione

Altri articoli del Blog

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto