Le asperità conducono alle stelle

Un possibile significato psicologico dell'affermazione "le asperità conducono alle stelle",modello per una raffinata trasformazione interiore
Le asperità conducono alle stelle
Le asperità conducono alle stelle
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Uno dei tanti meravigliosi pezzi musicali di Franco Battiato inizia proprio con le parole “le asperità conducono alle stelle“, traduzione letterale dell’antico detto latino “per aspera ad astra”. Il medesimo concetto è oggi in linea di massima descrivibile mediante il termine, molto meno poetico, di resilienza.

Non abbiamo dunque inventato nulla che non fosse già noto da secoli. Se da un lato le asperità della vita possono annientare un uomo, la vita delle grandi personalità è raramente libera da situazioni potenzialmente in grado di determinare grandi sofferenze.

Si tratta in ogni caso di un messaggio che oggi, come ieri, riesce a colpire per la sua poetica bellezza. Ho però purtroppo più di un dubbio sul fatto che possa facilmente essere inteso a quel livello di significato profondo a cui sembra chiamare.

Le asperità conducono alle stelle. Ma cosa sono realmente le stelle, in un contesto psicologico? Nel linguaggio comune sono un simbolo spesso utilizzato per descrivere l’apice del successo personale. E non si può negare il fatto che per raggiungere determinati risultati, spesso sia necessario superare numerose avversità.

Ma mi piace pensare che non si tratti solo di questo. Mi piace l’idea che possa esistere un significato più profondo. Forse non è un caso che tutte e tre le Cantiche della Divina Commedia terminano con la parola “stelle”. Come se il Poeta avesse voluto utilizzare questo temine per mostrare l’evoluzione di un complesso processo di trasformazione interiore.

Comprendere oggi il messaggio che giace velato all’interno dell’affermazione “le asperità conducono alle stelle” può non essere facile, Si tratta infatti di un messaggio di profondità, di senso. Un messaggio che, per essere compreso, richiede la capacità di vedere oltre il significato letterale e persino metaforico delle cose, per inoltrarsi nel mondo del simbolico e del trascendente.

La mancanza di senso è oggi alla base di un significativo numero di crisi esistenziali. Non sembriamo disporre di mezzi adeguati a poterla affrontare. Quelle “stelle esteriori” a cui di norma viene rivolto il senso della propria quotidianità, ad un certo punto smettono semplicemente di brillare.

La vita, infatti, con le sue asperità, è in grado di colpirci anche moto duramente. E a quel punto, se non riusciamo ad intravedere almeno un barlume della luce delle stelle interiori, la crisi si potrà risolvere solo se la “fortuna” farà volgere nuovamente il destino a nostro favore.

La luce delle stelle interiori brilla quando la vogliamo e la sappiamo vedere. Brilla quando siamo in grado di trovare senso e scopo nella nostra vita a partire da noi stessi, a partire da chi siamo, e non dalle auspicate circostanze favorevoli della vita.

Una felicità raggiunta solamente grazie a condizioni agevoli è sempre a rischio. Le circostanze possono infatti mutare, anche inaspettatamente. E quanto più acuta è l’intelligenza di una persona, tanto più profondo sarà il dubbio sul fatto che il senso e lo scopo della vita possano limitarsi a questo.

Per questo abbiamo “bisogno” delle asperità per arrivare alle stelle. Perchè dobbiamo imparare ad essere felici non grazie a circostanze favorevoli, ma nonostante quelle avverse. Vincere le avversità e comprenderne l’importanza per la nostra crescita in consapevolezza ci rende persone migliori, ci rende persone più forti e libere dalla dipendenza dalle contingenze. Ci rende persone dotate della mentalità di creatori e non solo di quella di creature.

Queste sono stelle indubbiamente migliori a cui il superamento delle avversità ci può condurre. Quelle stelle a cui Dante fu felice di poter tornare a volgere lo sguardo dopo aver attraversato il mondo infero. E quelle stelle che egli stesso, infine, riconobbe essere “mosse” da quel potente sentimento di amore autentico che, poeticamente parlando, pervade l’universo.

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