Esercizi di Psicosintesi – Il Modello Ideale

L'Esercizio del Modello Ideale in Psicosintesi: un efficace mezzo per creare nella nostra coscienza l'immagine di ciò che vogliamo essere
Esercizi di Psicosintesi – Il Modello Ideale
Esercizi di Psicosintesi – Il Modello Ideale
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L’Esercizio del Modello Ideale si basa sulla forza dell’Immaginazione creativa, che è alla base di numerose tecniche utilizzate in Psicosintesi. Mediante la precisa visualizzazione del nostro modello ideale abbiamo la possibilità di “costruire” nella nostra mente un’immagine dettagliata delle qualità personali che vogliamo realizzare in noi stessi e del modo in cui vogliamo riuscire ad esprimerle.


L’Esercizio del Modello Ideale

Scegliete una qualità che vi pare possa aiutarvi in questo periodo ad attuare concretamente ciò che sentite allo stato potenziale.

Ora immaginate voi stessi come già dotati di questa qualità, come se vi vedeste allo specchio.
Immaginate lo sguardo degli occhi, l’espressione del volto, la posizione del corpo (l’immagine può anche essere instabile o approssimativa o apparire e scomparire più volte. Anche così può esercitare il suo influsso positivo).
Tenete quest’immagine in mente per qualche minuto, lasciando che continui ad esprimere la qualità da voi scelta.

Ora entrate dentro l’immagine e identificatevi con essa.
E’ un po’ come mettersi un vestito nuovo.
Fondendovi con quell’immagine, ne sentite la qualità, che diventa parte di voi.
Immaginate come ci si sente a possederla al massimo grado;
immaginate che il vostro corpo ne sia pervaso; sentitela che pervade tutte le vostre cellule, che scorre nelle vostre vene;
immaginate che questa qualità permei il vostro mondo emotivo, la vostra maniera di pensare, le vostre motivazioni.
Infine, immaginate di esprimere questa qualità in varie situazioni della vostra vita di ogni giorno.
Immaginate tutto questo dinamicamente e in dettaglio.


Per completare l’esposizione, aggiungiamo questo estratto da una delle lezioni di Roberto Assagioli, conservata presso l’Archivio Assagioli. Contiene qualche prezioso suggerimento sulla modalità di visualizzare.

Dunque ognuno di noi si raccoglie e sceglie una qualità che desidera sviluppare, ognuno quella che gli interessa direi, e diversa per ognuno.
Una volta che l’abbia scelta, immagini se stesso in possesso di questa qualità, in due modi:
1) immagini di averla, di sentire di averla senso psicologico,
2) ma anche di mostrarla nel proprio atteggiamento fisico, e nel proprio atteggiamento fisiognomico.
In questo ci si può aiutare, non è prescritto ma è lecito, mettendosi davanti allo specchio e vedendo se stessi: se è la letizia sorridenti, se è l’energia con un atteggiamento fisico deciso, se è la calma in uno stato disteso e rilassato.

Quindi bisogna evocare la qualità in senso psicologico, e bisogna altresì che l’atteggiamento fisico sia sentito muscolarmente – queste sono le immagini che sono chiamate cinestesiche o muscolari – sia visualizzando la propria immagine allo specchio.
Ecco, adesso vi lascerò tre o quattro minuti, l’esercizio di prima l’abbiamo fatto un po’ troppo rapidamente.
Allora ognuno immagini una qualità, cerchi di sentirla, di sentirne direi le espressioni corporee e di vedersi nello specchio nell’atteggiamento corrispondente
“.

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