Superare un amore non corrisposto

Un amore non corrisposto può ferire profondamente il cuore di una persona sensibile. Ecco alcuni suggerimenti per reagire con consapevolezza a questa esperienza
Superare un amore non corrisposto
Superare un amore non corrisposto
Image purchased under standard licence from: depositphotos.com

Quando proprio non funziona…

Sarà certamente capitato a tutti nella propria vita di vivere l’esperienza di un amore non corrisposto. In età adolescenziale o nella prima giovinezza può capitare con maggiore frequenza, ma non è certamente un’eventualità rara anche negli anni della maturità. Proveremo, in questo spazio dedicato alla “Psicologia Pratica” ad offrire qualche suggerimento alle persone il cui cuore è sottoposto al dolore della mancata corresponsione del sentimento. 

Il terreno su cui ci muoveremo è il medesimo su cui trovano appoggio molti dei contenuti di questo sito. Qualsiasi esperienza possa impattare la nostra vita, anche particolarmente dolorosa come quella di un amore non corrisposto, deve alla fine condurre l’individuo ad una più profonda consapevolezza di sé ed una maggiore autocoscienza

Non esistono esperienze fine a se stesse, o frutto del caso, o della sfortuna, o di errate congiunzioni astrali. Anche un amore non corrisposto, come tutto ciò che tocca in profondità il nostro cuore, alla fine altro non è che una pagina del nostro personale libro della vita. Se vogliamo davvero esserne i protagonisti, dobbiamo essere disposti ad assaporale una ad una, frase dopo frase, in tutta la loro bellezza, profondità e, persino drammaticità.

Non siamo mai così indifesi verso la sofferenza, come nel momento in cui amiamo

Sigmund Freud

La sofferenza per un amore non corrisposto

Dobbiamo dire innanzitutto che l’esperienza dell’amore non ricambiato in persone particolarmente sensibili può costituire motivo di profonda (e prolungata) sofferenza. Il sentimento di rifiuto, la sensazione di solitudine e il grave impatto sulla propria autostima e sull’immagine di sé sono solo alcuni tra gli aspetti che questa esperienza può scatenare. A chiunque può capitare di ritrovarsi a vivere un amore non corrisposto, e di norma le circostanze della vita fanno in modo che si creino nuove opportunità o che si riesca in qualche modo ad andare oltre. 

Ma se questa eventualità tende a ripetersi, o se si rimane intrappolati in un’attrazione particolarmente intensa ma senza speranza e senza via d’uscita, esiste persino il rischio di sviluppare una sintomatologia di tipo depressivo. Particolarmente esplicativa a questo proposito è la trama del capolavoro letterario di Johann W.Goethe “I dolori del giovane Werther”. La drammaticità per la mancata corresponsione del proprio amore verso la giovane Charlotte, scatenerà nel protagonista una vera e propria ossessione, che lo condurrà addirittura al suicidio.

E’ dunque particolarmente importante rendersi conto che se alcune situazioni di questo tipo si risolvono semplicemente con il tempo, altre possono avere risvolti più complessi da gestire, sui cui è bene prestare particolare attenzione. In alcuni casi può infatti essere raccomandabile un colloquio con uno psicologo, al fine di comprendere se l’evoluzione è del tutto normale, o se vi sono elementi critici da monitorare. 

Alcuni suggerimenti pratici 

Bisogna iniziare dalle cose più semplici e di immediata applicabilità. Dopo la presa d’atto dell’impossibilità del coronamento del proprio sogno d’amore, deve essere trovato il coraggio di spezzare tutti i vincoli, piccoli o grandi, che ci legano alla persona da cui non siamo ricambiati. Dobbiamo riuscire ad affrontare la situazione da un lato ammettendo i fatti con onestà e razionalità, dall’altro mantenendo il più possibile integra la considerazione che abbiamo di noi stessi.

1. Accettare la realtà

Spesso si cerca disperatamente di rimanere aggrappati alla situazione creando nella nostra mente illusioni che possono momentaneamente alleggerire il peso della situazione, ma che non potranno condurre ad altro che a ulteriore dolore.

Il dolore (o l’orgoglio ferito!) determinato dal rifiuto può essere così intenso da spingere alcune persone ad andare alla ricerca di spiegazioni che solo in pochi casi potrebbero avere un fondamento. Potremmo ad esempio pensare che l’altra persona, in realtà, abbia un “blocco emotivo”, oppure “timore dell’intimità”.  Potremmo pensare addirittura di doverla “aiutare” a liberare le sue emozioni, ad esprimere i suoi sentimenti bloccati.

Ma la prima cosa da ammettere a sé stessi è la verità: all’altra persona, non interessiamo. Poco importa se non ce lo dice espressamente. Se mostra gentilezza o imbarazzo, non è un segnale di apertura. Probabilmente lo fa solamente perchè non è facile dare un dolore a qualcun altro. Potrebbe avere qualche senso di colpa, o magari semplicemente il timore di perdere quella che dal suo punto di vista è una bella amicizia. Quindi, innanzitutto, facciamo lo sforzo di essere onesti con noi stessi, accettando la realtà che questi non sono segnali di una possibile apertura futura.

2. Accettare un breve attimo di sconforto

Non preoccupiamoci se per qualche giorno tendiamo a cercare qualche canzone triste o a rincorrere gli amici. Cerchiamo di non provare vergogna o autocommiserazione se ci sentiamo soli, deboli, emotivi e incapaci di reagire prontamente. Soffocare il dolore e tutti i sentimenti connessi ad una situazione di rifiuto amoroso non farà che confinarli in un angolino della nostra coscienza da cui tenderanno a voler evadere. E lo farebbero (come spesso accade) nel momento meno indicato.

Per un tempo il più possibile limitato e ragionevole, rinunciamo quindi a giudicare noi stessi troppo severamente o negativamente, cercando semplicemente di alleggerire il nostro umore come meglio ci riesce, senza avere fretta di uscire dalla situazione. Le opportunità per farlo arriveranno molto presto, e sarà in quel momento che dovremo invece essere opportunamente risoluti.

3. Avere a cuore la propria autostima

Dopo aver ammesso la realtà dei fatti è estremamente importante rendersi conto che l’esperienza del rifiuto è piuttosto comune e che dobbiamo al più presto prenderci cura di noi stessi. Ecco alcuni esempi delle modalità di pensiero che possono aiutare ad orientare il nostro stato d’animo verso quel sentimento di positività e fiducia indispensabile nei rapporti umani.

  • Impariamo, fin da subito, a valorizzare le belle qualità che possediamo, piuttosto che rimuginare sui motivi per cui abbiamo vissuto l’esperienza di un amore non corrisposto;
  • Pensiamo a quanto amore abbiamo da offrire a tutte le persone del nostro ambiente, piuttosto che rattristarci per quello che riteniamo ci sia stato negato da una singola persona;
  • Preoccupiamoci di essere noi la “persona giusta” per il prossimo partner che incontreremo, più che delle ragioni per cui l’altra persona non lo è stato per noi;
  • Cerchiamo di far tesoro di ciò che abbiamo appreso da questa dolorosa situazione, perché anche le esperienze più delicate alla fine sono maestre di vita.

L’elenco potrebbe proseguire all’infinito. Ciò che è importante sottolineare è sostanzialmente il fatto che spetta a noi scoprire e far emergere le nostre migliori qualità. E magari potremmo addirittura renderci conto che senza questa esperienza di amore non corrisposto non ci saremmo mai resi conto di quanto amore, bellezza e forza si celano in noi stessi.

4. Fare qualche esercizio di Autoanalisi

Trascorsi i primi momenti di tristezza e frustrazione, è molto importante saper prendere in mano le redini del proprio destino e fare qualche lucida e sincera riflessione su determinate dinamiche psichiche che ci caratterizzano. Questo ci aiuterà a scoprire qualcosa in più sulla nostra sfera emozionale e su ciò che davvero desideriamo nella nostra vita.

Tendiamo, ad esempio, ad essere attratti da persone che non corrispondono i nostri sentimenti? Quali potrebbero essere i “vantaggi secondari” celati in questa situazione? Tendiamo noi stessi a non ricambiare le persone interessate a noi? Che cosa rende irresistibili, ai nostri occhi, le persone da cui poi non siamo ricambiati? 

Sono solo alcuni esempi delle infinite possibili riflessioni. Naturalmente, ciascuno di noi deve essere in grado di capire se, in questo percorso introspettivo, potrebbe ricevere un grande stimolo alla propria crescita avvalendosi di un aiuto esterno.

5. Spezzare qualsiasi forma di idealizzazione 

La difficoltà più seria nell’affrontare un amore non corrisposto è il fatto che manca spesso il confronto con la realtà. Si dice che non ci si innamora mai di una persona, ma dell’idea o della rappresentazione che creiamo nella nostra mente di quella specifica persona. In altri termini, ciò di cui ci innamoriamo non di rado va oltre la persona stessa. Le nostre emozioni vengono completamente assorbite da quell’immagine perfetta ed ideale che attribuiamo al destinatario dei nostri sentimenti.

Mancando dunque il vissuto effettivo della relazione, il frutto della nostra idealizzazione non può trovare un confronto con la realtà. All’interno della nostra coscienza tende di conseguenza a perpetuarsi. La forza del sentimento che proviamo per il “partner rifiutante” potrebbe, almeno in parte, essere quindi una diretta conseguenza di qualità che siamo noi ad attribuirgli. Anche su questo aspetto, è sempre utile riflettere attentamente, magari con l’aiuto di qualche amico in comune che vede la situazione più obiettivamente. 

Rimanere amici?

Spesso, in presenza di una relazione che non può evolvere, molte persone si chiedono se sia possibile o in qualche modo utile mantenere un rapporto di amicizia con l’altra persona. E’ certamente possibile, ma non sempre consigliabile. Molto dipende dall’effettiva ragione per cui si desidera mantenere un legame, anche se non è quello sperato. Le difficoltà nel gestire emozioni così complesse, per alcune persone, possono essere davvero notevoli.

Le amicizie tra persone in cui una delle due è coinvolta sentimentalmente possono condurre al rischio di mantenere aperta una speranza anche quando non vi potrà essere alcun esito favorevole. Quando il sentimento provato è travolgente e quando la persona amata occupa la quasi totalità dei pensieri e delle emozioni dell’amante non ricambiato, le possibilità che ciò evolva in una normale relazione di amicizia non sono molte.

L’amicizia è una forma di sentimento, un sentimento talvolta persino più nobile di molte forme di amore di coppia, e come tale deve essere considerata. Non può dunque essere pretesa dalla persona che non desidera un rapporto più intimo, e nemmeno concessa con leggerezza da parte di chi vive la frustrazione dell’amore non corrisposto. Può eventualmente emergere con grande lucidità e consapevolezza da parte di entrambi, e solo dopo un congruo periodo di distacco e di riorientamento dei sentimenti.

La richiesta di “rimanere amici”, soprattutto quando è avanzata dall’amante non corrisposto, può mascherare una fragilità affettiva importante. Essa impedisce alla persona di mantenere il giusto distacco dal partner desiderato, che perpetua però il suo rifiuto. Se invece è quest’ultimo a richiedere l’amicizia, trovandosi in una posizione di maggior distacco emozionale, dovrebbe avere quel minimo di saggezza da comprendere se l’altro/a sarà libero di vivere questa rimodulazione del rapporto, o se lo condannerà a mantenere viva una speranza che dovrebbe invece essere lasciata morire.

Fare tesoro di questa esperienza di vita

Un’altra illusione di cui è bene liberarsi al più presto è quella di avere il cuore spezzato. Il cuore non si spezza mai definitivamente. Per quanto possa far male, nulla ha più forza del nostro cuore, se solo sapessimo rendercene conto in momenti come questi.

Non possiamo sapere se “non era il momento giusto”, se “non era la persona giusta”, o se “qualcosa è andato storto”. E’ del tutto inutile soffermarsi su argomentazioni di questo tipo. La nostra vita, se solo avessimo la pazienza di osservarla più attentamente, procede sempre verso una ricerca di senso e ci pone a contatto con esperienze che hanno lo scopo di farci crescere.

La domanda giusta da porsi è dunque solo una: “che cosa posso apprendere da questa esperienza, nonostante tutto il dolore che mi ha dato?”. Gli eventi sembrano accadere spesso al di fuori delle nostre possibilità di scelta. Non di rado abbiamo la netta sensazione di subire semplicemente gli effetti della casualità. Ma forse sottovalutiamo il potere del nostro cuore di dirigere saggiamente il modo di reagire a questa imprevedibilità.

Se ciò che ci accade può in un certo senso essere definito “destino”, sta a noi esercitare con consapevolezza il nostro “libero arbitrio“. In altri termini, è totalmente nostra responsabilità attivare quelle risorse interiori che ci consentono di fare della nostra vita un’esperienza meravigliosa, indipendentemente dagli effettivi eventi che dobbiamo affrontare.

Sta a noi scoprire che cosa si cela nel nostro cuore dopo aver subito una grande ferita. I doni che la vita ci concede non servono a nulla se non li manifestiamo. Sempre che non preferiamo autocommiserarci, ed insistere su affermazioni come “nessuno potrebbe interessarsi a me”, “non valgo nulla, per questo mi rifiutano”, ecc.

La bellezza è nella forza del nostro cuore. Le qualità del nostro carattere possono, in ogni momento, essere rese meravigliose. Il nostro magnetismo personale è la conseguenza diretta di ciò che pensiamo di noi stessi. In sostanza, molto di ciò che un partner potenziale vede in noi stessi è sotto il nostro diretto controllo. Sta a noi assumerci la responsabilità di renderlo visibile.

Raccomandazione

In queste pagine di Psicologia Pratica sono esposte situazioni di vario tipo, che appartengono generalmente all’ordinarietà della vita. I suggerimenti che abbiamo qui indicato per far fronte ad un amore non corrisposto possono risultare utili quando temporaneamente attraversiamo un momento di difficoltà affettiva. Qualora la situazione in cui ci troviamo dovesse apparire più complessa rispetto a ciò che di norma si verifica in casi come questi, potrebbe essere importante chiedere una consulenza psicologica professionale. I contenuti di questa pagina non sono infatti in alcun modo da ritenersi indicazioni utili per tutte le situazioni e non possono in alcun modo sostituirsi all’intervento di uno Psicologo, qualora fosse raccomandabile.

Condividi:

Richiedi un primo colloquio conoscitivo gratuito​

Se hai piacere di parlarmi di una situazione personale che ti sta a cuore, puoi contattarmi per fissare un primo colloquio e poter fare assieme una prima valutazione

23 commenti su “Superare un amore non corrisposto”

  1. Buona sera dottore,

    Da qualche mese mi sono invaghita di un ragazzo come non mi era mai capitato (io sono sposata). Inizialmente è stato lui a cercarmi, c’è stata subito molta chimica e attrazione fisica, nonché affinità di pensiero in molti ambiti.. Quando dopo il primo incontro lui ha saputo della mia situazione, ha preferito che fossi sempre io scrivergli, quindi lui non ha mai più preso iniziativa per vederci.. Il fatto è che mi sembra di rincorrerlo, tra l’altro non vedo un reale interesse nell’organizzare i nostri incontri.. O meglio, io faccio i salti mortali per trovare un momento e lui magari manda tutto all’aria perché ha una cena con amici che può vedere sempre.. Ho provato a dirgli che la situazione mi sembrava molto squilibrata, che io ero molto più presa di lui e che, passato del tempo per far sbollire la questione, avrei preferito rimanere sua amica in futuro… Lui si è detto dispiaciuto e perplesso, dicendo che gli piaccio e sta bene con me, e per lui va bene vederci quando possiamo entrambi, magari un paio di volte la settimana (ma non riusciamo mai effettivamente, massimo ci vediamo una volta…) non so, sono confusa e molto triste, pensavo di avergli dato una via di uscita proponendo l’amicizia perché davvero non mi sembra più molto preso rispetto alle prime settimane, non capisco perché mi tiene in questo limbo quando per me è palese che da parte sua non ci sia reale interesse, mentre da parte mia c’è un forte coinvolgimento che mi fa stare male per tutta la situazione. Grazie del parere

    1. Buonasera Asya,
      credo che la realtà della situazione sia ben rappresentata mediante le parole con cui ha descritto i fatti. La prima cosa di cui è necessario essere consapevoli in situazioni come questa è delle reciproche aspettative. Non possiamo dare per scontato che entrambe le persone abbiano il medesimo desiderio e coinvolgimento, le medesime aspettative o intenzioni.
      Il problema è che in situazioni come queste è del tutto improbabile affrontare le cose con lucida razionalità. I sentimenti sono senza dubbio uno degli ambiti maggiormente in grado di procurare sofferenze, per cui tendiamo ad affrontarli con un misto di forti emozioni e di meccanismi difensivi.
      Ma prima di tutto credo sia importante che lei possa chiarire a sé stessa quali sono le sue aspettative ora. Considerando che ha una relazione matrimoniale, sarebbe importante rendersi conto di come desidera vivere questa nuova relazione, prima ancora di porsi domande sulle intenzioni del ragazzo da poco conosciuto.
      In sostanza non mi sento assolutamente di darle suggerimenti diretti su come comportarsi con questa persona, se non quello di approfondire le sue aspettative. In base ad esse sarà poi meno difficile capire i prossimi passi da fare e il livello di coinvolgimento che si desidera raggiungere.

  2. Grazie dottore, per la risposta e per il sostegno. Proverò a seguire il suo consiglio, anche se sembra un’impresa titanica. Col tempo forse..

  3. Salve dottore, come superare un amore difficile, non corrisposto, ma anomalo. Cioè un’amica sposata, ma come se non lo fosse, in fase di separazione, che non ama più minimamente suo marito. Siamo amici, e così mi vede, però c’è stata intimità tra noi e c’è comunque attrazione. Lei ha rimosso quei momenti sentendosi in colpa, dicendo che è una cosa che per lei è completamente sbagliata. Per me è difficile, anche perché i sentimenti sono completamente diversi. Provo a odiarla, dimenticarla, ma è troppo difficile. In passato, in situazioni simili, rifugiandomi tra le mie cose, calcio, lettura,musica mi aiutava molto, adesso non riesco minimamente a distrarmi per altro. Ogni pensiero, ricordo o azione che faccio, mi riporta a quei momenti, direttamente e indirettamente..
    Troppo tempo che non riesco a trovare non dico la felicità, ma almeno la serenità..
    Spero in qualche suo consiglio

    1. Buongiorno Roberto, è davvero molto difficile offrire “consigli” in una situazione di questo tipo. Da come la descrive, si percepisce il dolore e la frustrazione dovuti all’impossibilità di poter entrare in contatto più intimo con questa persona.
      La volontà di questa donna sembra però chiara. Che stia agendo così per mancanza di interesse, per sensi di colpa o per altri motivi, poco cambia ai fini del risultato: non sembra essere disponibile ad un rapporto che possa andare oltre l’amicizia. Anche se in passato non c’è stato questo limite, ora è così.
      Ciò che va affrontato ora il fatto che la situazione è questa, e va compreso con chiarezza, per quanto possa addolorare. Se non ci sono elementi concreti di “speranza” o se non si intravede qualche segnale di chiaro interesse da parte dell’altra persona, è necessario essere onesti con sé stessi e iniziare a prendere atto della realtà. Parallelamente è necessario agire sulla fiducia in sé stessi, e sulla fiducia nella vita. Se abbiamo la forza di liberare il nostro cuore da un vincolo che non ci porta nella direzione sperata, forse possiamo anche imparare ad osservare con occhi nuovi la realtà che ci circonda, con tutta una serie di aspetti a cui non stiamo prestando attenzione. Si tratta di un atto di coraggio, il coraggio di voler bene a noi stessi e donarci quella libertà che ci stiamo negando e che vincola la nostra felicità a quel tanto sperato esito.
      Se, come afferma, questa situazione le sta togliendo la felicità e la serenità da troppo tempo, potrebbe essere d’aiuto consultare un professionista di sua fiducia per valutare l’opportunità di un sostegno psicologico. La vita può sempre riservarci preziose novità ed opportunità, ma dobbiamo essere pronti e disponibili a coglierle…

  4. Buonasera dottore,
    io sono estremamente in difficoltà e piena di dolore. Non voglio portarla alle lunghe e nemmeno potrei in quanto è davvero datata come cosa..ma mi trovo nella situazione che sto impazzendo dal dolore e non riesco ad accettare l’amore non corrisposto. “La verità è che non gi piaci abbastanza ” , ” la verità è che non gli interessi ,mai gli sei interessata e mai gli interesserai” e frasi simili mi fanno solo venir voglia di farmi del male,per davvero .Perché non gli interesso? Cosa c’è che non va in me? Perché l’altra ragazza si e io no? Non lo posso accettare , ed è inutile dire a me stessa ” ci sarà qualcuno che ti apprezzerà e amerà”. si ok..potrebbe essere (anche se non ritengo possibile che accada). Ma anche se fosse a me non importa. Io amo lui e sarà l’unica persona nella vita che amerò. Non essere ricambiata per me risulta come il mio fallimento. Come se non avessi più motivo di esistere. Non so se rendo l’idea di come frasi quali “non gli interessi. punto e basta” per me siano delle coltellate,scariche elettriche, come se qualcuno mi denudasse in pubblico,mi sento un essere indegno, e sento la vergogna che riempie il mio corpo, vorrei sotterrarmi e scomparire. Impazzisco . Penso all frase “non gli interessi,non gli importa di te,non ti ama , ama l’altra e non te ,non gli interessi.” e impazzisco,non lo.accetto, accettarlo sarebbe come tradire me stessa. Accettarlo mi farebbe sentire derisa del tipo ” guardate che sfigata
    non è riuscita a farsi amare nemmeno stavolta povera illusa e sfigata, lo accetta perché non ha alternative, che sfigata abbandonata da tutti e soprattuto da lui che lei amava cosi tanto e per cui ha perso anche la sua dignità. Che sfigata!”
    Fa male di un male che le parole non potranno mai spiegare.
    Grazie per aver letto, eventualmente. Grazie.

    1. Buongiorno Alessia, mi sembra di comprendere dalle sue parole che questa situazione si è ormai in qualche modo stabilizzata nella sua vita. Soffrire a causa di una persona che non ricambia i nostri sentimenti è un’esperienza vissuta dalla maggior parte delle persone, prima o poi nella propria vita. Ma se tutto questo ci mantiene prigionieri, se non riusciamo a riappropriarci delle nostre emozioni e dei sentimenti che proviamo per una persona che non ci corrisponde, allora dobbiamo prima di tutto renderci conto che nessuno può avere il diritto di mantenere nel tempo così tanto potere sulla nostra vita.
      E’ una situazione molto dolorosa, che lei sembra vivere molto intensamente. Ma è anche una situazione alla quale non può essere concesso così tanto spazio per così tanto tempo nella propria vita.
      Mi permetto quindi di suggerirle vivamente di pensare con sincerità se vale davvero la pena di privarsi di tutto ciò che la vita le potrebbe offrire, per mantenere all’interno della sua coscienza unicamente il pensiero e l’immagine della persona che non corrisponde i suoi sentimenti. E se tutto questo dovesse durare troppo a lungo, consideri seriamente la possibilità di chiedere un aiuto, perchè il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo, e dovremmo poterne sempre disporre liberamente per realizzare la vita che amiamo

    2. La ringrazio per la risposta,davvero.
      Io ci provo a riflettere seriamente e sinceramente con me stessa come lei mi ha suggerito,ma purtroppo non ci sta nulla da fare. Mi sento abbandonata e sostituita,non amata e non degna di nulla. Abbandonata abbadonata proprio,non abbastanza e allora abbandonata per qualcosa di meglio di me. Non sono andata bene,non sono stata abbastanza. Sono cose che sento troppo e che mi stanno logorando veramente veramente troppo.Quindi si..penso che la mia ultima spiaggia sia un aiuto, anche se non riesco veramente a convincermi del fatto che parlare con qualcuno possa risolvere tutto..Anche se iniziassi una terapia questo non farebbe in modo che lui mi ami,non farebbe in modo che io diventi abbastanza. Purtroppo mi vedo completamente senza possibilità alcuna di riuscire a estirpare questo dolore atroce dentro me.
      Grazie per l’ascolto.

    3. Certo, anche iniziando un percorso psicologico il rapporto con questa persona potrebbe non modificarsi. Ma d’altra parte non ne sarebbe questo lo scopo. Un sostegno psicologico avrebbe infatti la finalità di intervenire sulla sofferenza affettiva che sta provando, e sulla sfiducia in sé stessa e nella vita che la accompagna da tempo. Credo che la cosa più importante per lei ora sia quella di concedersi il diritto di poter accogliere nel suo cuore la possibilità che la vita abbia in serbo per lei nuove esperienze, nuove emozioni e la consapevolezza che i cambiamenti sono sempre possibili, anche quando ogni desiderio sembra essere stato soffocato…
      un raggio di luminosa speranza può fare breccia nella nostra vita molto prima di quando saremmo propensi a pensare, se troviamo la forza di sollevare il nostro sguardo…

    4. Immagino , anzi , ormai essendo al limite, so per certo che non ho alternative se non tentare di dare una possibilità alla vita,andando contro le mie idee e convinzioni..Dando ascolto alle sue parole.
      La ringrazio di cuore per il suo tempo e per la sua gentilezza.

    5. Ciro andrea..ciao.
      È terribile. Mi dispiace tanto.
      Non ci sono parole per esprimere ciò che sente..

    6. Ho letto ora il tuo commento, molte cose che provi le sto provando io in questo momento, sei poi riuscita ad andare oltre questa fase? Non so come uscirne.

    7. Anche se è passato parecchio tempo, ho letto il tuo commento e spero tu ti sia ripresa del tutto
      Vittorio

  5. Buon giorno dottore,
    Ho letto adesso il suo articolo e lo trovo molto rassicurante.
    Ho avuto un amore non corrisposto cinque mesi fa.
    A fatica mi sono staccata chiedendo a lui di non cercarmi più,nè con messaggi nè con telefonate.
    È ricomparso con un messaggio di auguri, e sono ahimé ritornata del baratro.
    Ho di nuovo chiuso la porta.
    Io l’amica stile cestino emotivo non la voglio fare.
    Avevo dei dubbi, ma grazie a questo articolo, ora so che il mio atteggiamento è stato corretto.
    Grazie, grazie, grazie

  6. Buongiorno dottore
    Le chiedo come sia possibile una situazione che sto vivendo: io sposato innamorato di una donna single che in me vede solo il lato sessuale, nonostante sa del mio coinvolgimento emotivo.
    Mi sento sdoppiato, nel senso che una parte di me comprende il punto di vista legottimo di lei…”lui non può offrirmi quasi nulla ed io sono libera di cercare altri uomini”
    Eppure in me predomina la parte di egoismo illogico, con controllo dei suoi social e impossibilità di accettare lei tra altre braccia.
    Sono una sinusoide, esaltato ad un suo messaggio o incontro, sprofondato nel limbo della depressione più totale durante i suoi silenzi.
    Non riesco ad uscirne da un anno, eppure sono negli anta e lavoro da anni in un settore dove la logica è fondamentale.
    Perché capire, accettare, troncare una cosa cosi evidente e di semplice soluzione è per me cosi difficile da tempo?

    1. Buongiorno Luciano, la situazione che lei descrive è piuttosto articolata e credo che per poterla valutare accuratamente dovrebbero essere approfonditi alcuni aspetti relativi alla sua vita e alla sua situazione affettiva ed emozionale in generale.
      Non si sorprenda del fatto che questo coinvolgimento emotivo irrompa nella sua vita nonostante il suo elevato grado di razionalità dimostrato nel lavoro e molto probabilmente anche in altri ambiti della vita. E’ tutt’altro che raro che una persona ben dotata di razionalità e logica possa essere travolta dalle emozioni, soprattutto quando vi è alla base una certa sensibilità personale. E va naturalmente considerato il fatto che queste emozioni emergono nel contesto delle passioni più intime e potenti dell’essere umano… Governare razionalmente determinate passioni e coinvolgimenti emozionali non è semplice. Esse possono condurre anche a momenti di grande instabilità nel tono dell’umore.
      Mi spiace non poterle dire di più, ma prima di tutto andrebbe compreso se la sua intenzione (cosciente o inconscia) è effettivamente quella di volersi allontanare da questa persona, oppure se desidera a tutti i costi proseguire, nonostante l’intensità delle oscillazioni emotive.
      Sarebbe forse anche interessante approfittare dei momenti di maggiore stabilità emotiva per iniziare a riflettere su quale potrebbe essere il “ruolo” di questa persona nella sua vita: quali potrebbero essere le opportunità di crescita che le sta offrendo? quali potrebbero essere gli sviluppi a lungo temine di questo vostro rapporto? quali dinamiche affettive profonde sono state toccate e perchè?
      Mi permetto solamente di raccomandarle di valutare la possibilità di chiedere un confronto con un professionista qualora la situazione dovesse rimanere invariata per troppo tempo. La nostra libertà emozionale è un bene molto prezioso…

    2. Ciao Luciano, come hai superato questa difficile situazione?
      A me è capitata la stessa cosa. Fidanzata, ma innamorata di un altro che come la di cui ti sei invaghito vede soltanto il lato sessuale.
      Sto molto male, purtroppo…

  7. Gentile Dottore,

    Ho letto, negli ultimi mesi, questo Suo articolo come una sorta di mantra, di vademecum che mi aiutasse a lenire le sofferenze di un amore non corrisposto.
    Purtoppo, per quanto mi sforzi di andare avanti, non riesco a capire perché sia così difficile voltare pagina, perché sia così complicato accettare una cruda realtà della vita.
    Ho avuto la sfortuna di innamorarmi di una cara amica, e questo tormento mi fa sentire come un albero senza foglie, un tramonto senza colori…
    Non riesco più ad apprezzare la vita, mi sento estremamente perso nell’oblio di un sentimento vuoto, freddo… non riesco ad andare avanti.
    Sono una barca senza nocchiere..

    1. Salve Leonardo e grazie per il suo messaggio.
      Le immagini con cui descrive il momento che sta attraversando sono davvero molto evocative, e rendono conto dell’impatto che tutto questo ha sulle sue emozioni. Trattandosi di una cara amica, è possibile che lei non se la sia mai sentita di parlarle, esprimendo i suoi sentimenti. Le raccomando davvero di non permanere troppo a lungo in una condizione in cui si sente in difficoltà “ad andare avanti”. Chieda un consiglio a qualche persona fidata, o confidi i suoi sentimenti a chi potrebbe offrirle ascolto o un parere, ma non rimanga per troppo tempo con un carico emotivo così potente del tutto inascoltato.
      Le auguro davvero di poter alleggerire al più presto la situazione e riprendere a guardare alla vita con rinnovata fiducia…

    2. Gentile dottore,

      La ringrazio per la risposta.
      Purtoppo non ho legami molto stretti nella mia sfera sentimentale, se non quello con l’amica di cui sopra.
      Non ho quindi modo di alleviare questo bagaglio emotivo con un conoscente.
      Sono consapevole di dover magari vedere un professionista, ma non riesco a fare questo passo.
      Credo sicuramente di avere un problema, ma non ho forse la forza di provare a risolvero, magari perché è più facile compiangersi che agire.

      La ringrazio per l’ascolto

    3. Mi auguro davvero che in questo momento lei riesca ad avere la giusta compassione verso sé stesso, senza giudicarsi troppo severamente per aver semplicemente seguito le sue emozioni e aver riposto le sue speranze in una relazione che non è potuta nascere.
      Dia tempo al suo cuore di risanare la ferita, ma mi sento davvero di raccomandarle di non trascurare l’opportunità di parlarne con un professionista di fiducia se si accorge che le sue emozioni non si alleggeriscono e il suo pensiero rimane staticamente ancorato alla situazione…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Tutte le pagine su:

Psicologia pratica

Torna in alto