Tipiche situazioni di consulenza e sostegno psicologico online
Probabilmente, in mancanza di un’esperienza diretta di consulenza psicologica a distanza, immaginare il lavoro dello psicologo online potrebbe non essere poi così semplice e scontato. In particolare, potrebbe non essere facile comprendere in quali aree di intervento sia possibile avere un supporto.
Ho dunque pensato che potrebbe essere interessante vedere qualche esempio delle richieste che mi capita di ricevere, delle modalità con cui il lavoro viene organizzato e di altri aspetti di cui è necessario tenere conto per svolgere questo lavoro nel rispetto delle linee guida emanate dal CNOP 1 e dagli Ordini degli Psicologi regionali.
I nomi sono di fantasia, così come le situazioni descritte. Esse traggono però ispirazione da qualche tipico caso di cui mi sto occupando in questo periodo in cui, a causa del coronavirus, gli psicologi operano quasi esclusivamente online, ed hanno lo scopo di illustrare qualche tipico esempio per cui è possibile iniziare un percorso di consulenza e sostegno psicologico con questa modalità.
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Consulenza psicologica online ed esigenze lavorative
Anna è una giovane donna di poco più di trent’anni. Dopo la laurea ha iniziato a girare il mondo per realizzare il suo sogno lavorativo, a cui ha sempre dedicato tanta passione. Da allora la sua esigenza di allontanarsi da Milano per tempi prolungati è rimasta la medesima.
Pianificare un lavoro in studio non sarebbe pertanto stato semplice. Anna sentiva comunque il desiderio di confrontarsi con un professionista per poter parlare di alcune decisioni relative alla sua vita personale e lavorativa rispetto alle quali non ha sufficiente chiarezza e prova un conseguente stato di disagio psicologico.
Capita talvolta di svolgere con Anna qualche incontro psicologico in studio, ma la possibilità di poter proseguire con gli incontri con lo psicologo anche online, via Skype, le ha offerto l’opportunità di evitare lunghe interruzioni e di accelerare i tempi per raggiungere l’obiettivo prestabilito.
Lo Psicologo Online e il disagio della Solitudine
Giulio è un uomo che ha da tempo superato i cinquant’anni. Ha una vita sociale piuttosto intensa e tre figli, derivanti da un matrimonio conclusosi con una separazione ormai più di dieci anni fa. Dopo una vita dedicata a realizzare progetti e ad inseguire le sue passioni, ora sente il bisogno di conoscersi un po’ meglio.
La sua esigenza era quella di effettuare qualche seduta con qualcuno che lo aiutasse “a trovare nuovi stimoli, a ritrovare una dimensione creativa della vita e possibilmente poter riflettere anche su qualche importante aspetto di natura esistenziale“.
Il motivo? Nonostante una vita piuttosto attiva e la presenza di importanti relazioni sociali, da un po’ di tempo vive un sentimento di solitudine che lo porta ad interrogarsi su molti aspetti della sua vita.
Vive fuori Milano, per cui raggiungere lo studio per effettuare gli incontri sarebbe risultato piuttosto scomodo ed estremamente dispendioso in termini di tempo. Trattandosi di un caso di sostegno psicologico che non faceva supporre particolari criticità, l’utilizzo di Skype per effettuare una consulenza psicologica a distanza sembrava dunque la soluzione ideale.
Se desideri maggiori informazioni sui percorsi psicologici, anche online, dedicati a tematiche esistenziali o di consapevolezza psicologico-spirituale, puoi consultare questa pagina.
Consulenza psicologica a distanza per Italiani all’estero
Manuela è una giovane donna, cresciuta in provincia di Milano ma che ha scelto di trasferirsi all’estero per realizzare il suo progetto di vita personale. A seguito di una serie di incomprensioni con il suo attuale compagno aveva deciso di consultare uno specialista della salute mentale presso il paese in cui ancora oggi si trova.
Si è però trovata di fronte ad alcune problematiche legate soprattutto alle differenze culturali, a causa delle quali non si è sentita sufficientemente coinvolta nel percorso psicologico. A questo esito hanno contribuito anche alcuni aspetti che potremmo definire “sfumature linguistiche”.
Esprimere mediante la propria lingua madre aspetti profondamente delicati come quelli legati alla propria sfera sentimentale, emotiva e che vanno a toccare i propri più profondi valori non è sempre facile. Farlo tramite una lingua straniera, soprattutto quando non si padroneggiano ancora tutte le sue sfumature, può complicare ulteriormente la situazione.
Per questa ragione, Manuela ha preferito rivolgersi ad uno psicologo più vicino ai fondamenti della cultura da cui lei stessa proviene e che potesse essere in grado di accogliere l’espressione del suo disagio nella sua lingua madre.
Anche in questo caso, avviare un percorso di consulenza psicologica a distanza è sembrata una soluzione ragionevole. Questo anche dal punto di vista economico, dal momento che i costi della consulenza e del sostegno psicologico online via Skype da me proposti sono molto ragionevoli e senza dubbio inferiori a quelli praticati per le prestazioni in studio.
Un’altra questione fondamentale era legata agli orari. Trovandosi in un continente diverso da quello europeo andavano prese in considerazione anche le differenze di fuso orario. Non posso certamente definirmi uno “psicologo 24 ore”, ma in casi come questi, nel limite delle mie possibilità, cerco sempre di venire incontro alle esigenze delle persone concordando appuntamenti con una flessibilità che consenta di soddisfare le esigenze di entrambi.
Per maggiori informazioni sul supporto psicologico via Skype per Italiani all’estero puoi consultare questa pagina.
Lo psicologo via Skype per problemi di scarsa mobilità
Paolo ha recentemente subito un infortunio che gli rende molto disagevole potersi spostare in città, per poter raggiungere il mio studio a Trento. Facendo, in un certo senso, “di necessità virtù”, avendo del tempo a disposizione, ha deciso di provare a confrontarsi con uno psicologo. Lo scopo prefissato era quello di fare una valutazione su alcune tematiche che riguardano il suo rapporto con i colleghi di lavoro. In particolare, alcune recenti e pesanti delusioni che lo hanno portato a provare un forte risentimento nei loro confronti.
Paolo aveva dunque la necessità di potersi confidare con un professionista della salute mentale al fine di comprendere in che misura tutto questo potrebbe dipendere da atteggiamenti suoi e come eventualmente poter lavorare su sé stesso per migliorare le sue relazioni professionali.
Poterlo fare da remoto, utilizzando un setting di consulenza psicologica a distanza, è sembrata una soluzione ottimale, data la situazione. Si tratta anche di un caso tipico in cui, qualora gli incontri di sostegno psicologico online via Skype dovessero proseguire fino alla ripresa dall’infortunio, potrà essere ipotizzabile una prosecuzione delle sedute presso lo studio.
Consulenza psicologica a distanza e rientro dalla maternità
Elena è una giovane mamma che ha incontrato qualche difficoltà al momento del suo rientro al lavoro. Desiderava poter lavorare un po’ sulla sua autostima e migliorare il suo approccio nelle relazioni interpersonali.
Dovendo dedicare la quasi totalità del suo tempo extra lavorativo alla cura della sua bambina, aveva la possibilità di vedere lo psicologo solamente al momento della pausa pranzo. Ipotizzare un percorso di supporto psicologico presso lo studio sarebbe stato quindi pressoché impossibile.
L’idea di iniziare una consulenza psicologica a distanza è subito piaciuta a Elena, perchè le consentiva di vedere accolta la sua richiesta di ascolto psicologico anche in presenza di una ridottissima disponibilità di tempo.
Consulenza psicologica a distanza via Whatsapp
Vincenzo è un ragazzo che mi ha contattato per richiedere la possibilità di ricevere una consulenza psicologica online per “una questione legata all’amore“. La sua richiesta specifica era però quella di poter comunicare alla maniera in cui sono abituati i ragazzi: via chat!
Questo perchè la sua timidezza lo poneva nella condizione di sentirsi a disagio nell’esprimere di fronte ad una videocamera le sue problematiche. Dal momento che il supporto psicologico tramite WhatsApp figura comunque tra le possibilità che cerco di offrire alle persone decidemmo di provare ad utilizzare questo mezzo.
Si tratta in ogni caso di un canale che presenta notevoli limiti espressivi, e che come viene specificato nella pagina dedicata è possibile utilizzare generalmente solo per questioni di emergenza. Mi è però capitato di utilizzarlo qualche volta durante il periodo del lock down quale unico mezzo che poteva garantire la privacy del paziente nei confronti della presenza dei familiari presso il medesimo domicilio.
Superato lo scoglio dell’incontro iniziale, già a partire dal secondo incontro divenne chiaro che passare ad una modalità comunicativa mediante videochiamata avrebbe consentito di lavorare a ben altro livello. Per cui il lavoro con Vincenzo prosegue ora secondo la formula della consulenza psicologica a distanza via Skype.
Puoi richiedere un primo colloquio gratuito di consulenza psicologica a distanza tramite i canali che trovi alla PAGINA CONTATTI
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NOTE
(1) – Consiglio Nazionale Ordini Psicologi. Per un approfondimento sulle linee guida per le prestazioni psicologiche a distanza è disponibile un apposita pubblicazione aggiornata al 2017.