Non vi è alcun dubbio sul fatto che il lavoro dello psicologo, con particolare riferimento allo psicologo online, abbia dovuto adattarsi in maniera drammaticamente rapida al sopraggiungere della recente pandemia. Siamo stati colti di sorpresa da un evento sul cui verificarsi probabilmente nessuno avrebbe scommesso.
Personalmente, avendo già consolidato una modalità di erogazione delle prestazioni psicologiche attraverso programmi di videochiamata o chat (come Skype o Whatsapp) non ho avuto bisogno di introdurre particolari modifiche a questa modalità operativa.
Alcune persone con cui era già in corso un percorso di supporto psicologico in studio hanno comunque preferito attendere la possibilità di rivedersi di persona. Parlare con uno psicologo attraverso la videocamera di un PC o di uno smartphone non era per loro agevole.
Altre persone, all’opposto, hanno invece approfittato per richiedere qualche seduta di consulenza psicologica, a seguito proprio dell’imprevista ed inaspettata offerta di prestazioni psicologiche a distanza.
Mi sono più volte chiesto che cosa potrà accadere dopo che le restrizioni governative e i timori legati alla pandemia da coronavirus potranno essere archiviati. Il lavoro dello psicologo tornerà a svolgersi esattamente come prima? Oppure alcune modalità verso le quali esistevano prima alcune resistenze già da oggi si possono considerare definitivamente acquisite?
Sono sempre stato un entusiasta sostenitore delle prestazioni psicologiche a distanza, per cui, questo cambiamento a mio avviso non potrà che portare un miglioramento e una sensibilizzazione verso una visione della psicologia che è mutata in pochi giorni in tutto il mondo.
Siamo tutti consapevoli dei limiti che questo strumento può avere, e quando è possibile vedere le persone presso lo studio non vi è alcun dubbio sulla preferenza per questa seconda opzione. Ma vi sono innegabili vantaggi anche nell’interazione a distanza tra paziente e psicologo. Ne abbiamo già parlato nella pagina specificatamente dedicata allo psicologo online.
Per molte persone accedere ad un percorso di sostegno psicologico è oggettivamente difficile se non impossibile. Si pensi ad esempio a persone che risiedono in zone decentrate, dove non ci sono psicologi entro una distanza ragionevole. Oppure a persone residenti all’estero che desiderano confrontarsi con uno psicologo appartenente alla medesima tradizione culturale e che parla la stessa lingua madre.
Rimango dunque della convinzione che la modalità online sarà sempre più gradita anche da persone la cui vita assomiglia sempre di più ad una corsa ad ostacoli contro il tempo. Raggiungere lo studio dello psicologo in una grande città come Milano richiede spesso la necessità di sopportare il disagio del trasferimento.
Sommando il tempo richiesto per la seduta a quello trascorso nel traffico o sui mezzi pubblici, l’appuntamento settimanale con lo psicologo può arrivare a richiedere complessivamente 2 o 3 ore.
Poter effettuare la propria seduta comodamente da casa e ad un orario confortevole, potrebbe essere un incentivo per chi ha rinunciato per lungo tempo ad iniziare un percorso psicologico a causa dell’oggettiva mancanza di tempo.
Il medesimo discorso può valere anche, ad esempio, per una madre che non può allontanarsi dal proprio bambino per troppo tempo. Ci sono addirittura persone che richiedono di poter effettuare il loro colloquio psicologico durante la pausa pranzo, essendo questo l’unico momento della giornata in cui possono godere della indispensabile libertà, privacy e disponibilità di tempo. L’alternativa, per queste persone, sarebbe quella di rinunciare alla possibilità di essere seguite psicologicamente.
Un ulteriore vantaggio che può risultare gradito a molte persone è la possibilità di essere seguiti da un professionista ad una tariffa generalmente più agevole. Il costo della seduta psicologica online è infatti generalmente più vantaggioso rispetto a quello praticato per la seduta in studio.
Credo in sostanza che gli improvvisi cambiamenti di fronte ai quali il lavoro dello psicologo si è ritrovato a causa del Covid-19 non scompariranno dopo la soluzione globale del problema pandemico. Credo si tratti di un passo in avanti di tipo culturale che metterà molte persone nella condizione di poter iniziare quel percorso psicologico tanto a lungo rinviato a causa dell’eccessivo disagio organizzativo, molti professionisti nella necessità di ripensare almeno in parte il proprio lavoro.