Il tema della Resilienza riguarda aspetti psicologici di grande delicatezza ed importanza. Ne abbiamo già parlato in un precedente articolo, sottolineandone il grande potenziale evolutivo offerto alla persona che sa affrontare la vita con uno spirito di questo tipo.
In un interessante articolo della psicologa statunitense Maria Baratta dal titolo “How To Be OK When Your Life Isn’t“, sono indicati quattro aspetti psicologici che le persone dotate di un ottimale livello di resilienza sembrano possedere. Nella vita di ciascuno di noi quasi inevitabilmente si presentano momenti difficili da gestire o da accettare. A fare la differenza nella qualità della nostra vita non sono gli eventi più o meno fortunati che ognuno di noi vive. E’ piuttosto il modo soggettivo in cui questi eventi vengono percepiti ed affrontati.
1. Resistono e fanno ciò che hanno bisogno di fare per sopravvivere
A volte ciò è persino più di quanto sembrano in grado di poter gestire. Rimarremmo però sorpresi dalla quantità di cose che potremmo evitare di fare mentre attraversiamo un momento difficile. Le persone con un buon livello di resilienza si concedono il permesso di poter fare solo il minimo indispensabile.
2. Sono in grado di individuare una cosa che amano davvero e cercano di farla il più possibile.
Osservando il loro recente passato, le persone con una buona capacità di resilienza riescono ad individuare qualcosa che amavano davvero fare. Si tratta quindi di prendersi cura di se stessi cercando di praticare questa attività il più possibile. Non importa se si tratta di cucinare o guardare la TV. Ciò che conta davvero è cercare di ripeterla.
3. Trovano persone disposte ad offrire loro ascolto e supporto, a cui fanno posto nella propria vita.
Nei momenti difficili, tendiamo ad isolarci. Le persone dotate di resilienza cercano invece un valido sostegno personale. Può trattarsi di un familiare, un amico, uno psicologo, un sacerdote o un collega. Con qualcuno a fianco, i momenti difficili si attraversano con maggiore fiducia. La persona autenticamente resiliente non esita ad entrare in relazione con chi le tende la mano. Sa di avere così la possibilità di comunicare e poter condividere le proprie emozioni.
4. Trovano una via per connettersi al proprio nucleo spirituale centrale.
Può trattarsi di una tradizione religiosa, un’ideologia filosofica, la natura, qualche forma di meditazione, lo yoga o la preghiera. Hanno una naturale fiducia nel fatto che le cose andranno meglio. Questo tipo di credenze positive hanno un ruolo molto importante. Creano una connessione tra se stessi e le proprie circostanze, con qualcosa di più grande.
Tratto dall’articolo “How To Be OK When Your Life Isn’t” – Psychology Today
Ripetiamo spesso in questo sito l’importanza di riuscire a stabilire una connessione con il proprio Sé transpersonale. Al di là di tutte le mosse che possiamo intraprendere per reagire ai momenti difficili dimostrando un’ottimale resilienza, entrare in contatto con quanto di più elevato possediamo in noi stessi è probabilmente la miglior evoluzione possibile del problema.
La sofferenza, indipendentemente dalla forma con la quale si presenta nella nostra vita, può addirittura assumere il ruolo di elemento di trasformazione della nostra vita. A volte possiamo sentire il bisogno di chiedere un sostegno psicologico per riuscire a gestire al meglio la nostra situazione personale. In altre occasioni siamo invece perfettamente in grado di attingere alla nostra forza interiore per fare fronte con saggezza ai nostri momenti difficili.
Ma in entrambi i casi possiamo essere fieri di noi stessi se riusciamo a dimostrare quelle meravigliose qualità di resilienza che trasformano le difficoltà del nostro cuore in opportunità di sviluppo personale e transpersonale.