Il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso, è una figura di straordinario carisma, nota ed amata in tutto il mondo. Il suo ruolo è naturalmente quello di guida spirituale e punto di riferimento per chiunque si riconosca nella filosofia Buddhista. Egli è però anche una persona che ha sempre dato prova di grande saggezza ed apertura mentale verso tematiche scientifiche moderne.
Tra i suoi molti scritti, vi sono anche diverse affermazioni ormai ampiamente divulgate che hanno una preziosa rilevanza psicologica. Ne riportiamo alcune tra le più note, quali spunti di riflessione per migliorare noi stessi e la percezione della felicità nella nostra vita.
Sulla Forza Interiore
“Benché ci si possa trovare in un ambiente ostile, se l’atteggiamento mentale è fermo e stabile, l’ostilità non sarà causa di grande disturbo”;
“È importante rendersi conto abbastanza presto che la vita umana non è una questione semplice. Per viverla bene e non scoraggiarsi quando sorgono problemi è indispensabile acquisire una forza interiore”;
“Chi non si imbatte in nessun problema e passa la vita nella bambagia si dissocia dalla vita reale. Di fronte alla prima difficoltà «invade il paese di lamenti»”;
“Un’attenta riflessione dimostra che, nella nostra vita, la sofferenza non è creata da cause esterne, ma da eventi interiori come il sorgere delle emozioni perturbatrici. Quindi il miglior antidoto contro la sofferenza è migliorare la nostra capacità di gestire queste emozioni. Se l’umanità deve sopravvivere, la felicità e l’equilibrio interiore sono di importanza fondamentale. Altrimenti è molto probabile che le vite dei nostri figli e dei loro figli siano infelici, disperate e brevi”;
“Durante un periodo difficile puoi imparare a sviluppare la forza interiore, la determinazione e il coraggio necessari ad affrontare i problemi. Il vero fallimento è scoraggiarsi, perché così perdi un’occasione preziosa di progredire”;
“Non perdere in nessun caso la speranza. La vera causa del fallimento è la perdita della speranza. Non rinunciare. Se sei pessimista, non hai alcuna possibilità di riuscire, perciò non ti scoraggiare”;
“Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere”;
“Diversamente dal nemico esterno, il nemico interiore non può raccogliere nuove forze e lanciare un nuovo attacco una volta che sia stato distrutto dentro di noi”;
“La pazienza e la tolleranza non vanno considerate un segno di debolezza e di rinuncia, ma anzi, un segno di forza, la forza che proviene dalla saldezza interiore. Reagire a circostanze difficili con pazienza e tolleranza, anziché con rabbia e odio, significa avere un controllo attivo delle cose, che è frutto di una mente forte e autodisciplinata”;
“Se vuoi cambiare il mondo, prova prima a migliorare e a trasformare te stesso”;
“La disciplina mentale non richiede alcuna credenza o fede, ma soltanto la presa di coscienza che lo sviluppo di una mente più calma e limpida è un obiettivo nobile”;
“Ciascuno di noi è l’artefice del suo destino, spetta a noi crearci le cause della felicità. È in gioco la nostra responsabilità e quella di nessun altro”;
“Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere”;
“Ma credo che, a poco a poco, possiamo operare cambiamenti positivi. Ogni giorno, quando ci alziamo, cerchiamo di orientare bene i nostri intenti, pensando: Vivrò questa giornata in maniera più positiva. Non devo sprecarla”.
Sulla Ricerca della Felicità
“I nostri veri nemici sono i veleni mentali: l’ignoranza, l’odio, il desiderio, la gelosia, l’orgoglio. Sono gli unici capaci di distruggere la nostra felicità”;
“Il desiderio ha per scopo la soddisfazione. Se ci domina e vogliamo sempre di più, questo scopo non viene mai raggiunto e invece di trovare la felicità troviamo la sofferenza”;
“Paradossalmente, non si può essere utili a se stessi senza esserlo agli altri. Che lo vogliamo o no, siamo tutti collegati, ed è inimmaginabile riuscire a conseguire la felicità soltanto per sé. Chi tenta di farlo finisce nella sofferenza”;
“Credo profondamente che la compassione sia la strada non solo per l’evoluzione del pieno potenziale umano, ma anche per la sopravvivenza stessa degli uomini, dal concepimento alla nascita, alla crescita. Per questo dico che gentilezza e compassione sono la mia religione. Non c’è bisogno di filosofie complicate e nemmeno di templi. Il cuore è il nostro tempio”;
“La compassione, l’altruismo, il buon cuore non sono unicamente nobili sentimenti di cui trae vantaggio il nostro prossimo. Sono stati mentali, condizioni mentali di cui beneficiamo anche noi stessi. Una persona altruista e compassionevole è in genere una donna o un uomo più felice, più sereno”.
Su Amore e Odio verso se stessi
A questo argomento abbiamo anche dedicato un apposito articolo, in cui è stata riportata una citazione dal testo “Il Cuore Saggio” di Jack Kornfield.
“Per rimediare all’odio per voi stessi prendete coscienza della falsa immagine che avete di voi stessi e coltivate la fiducia autentica e sana, quella che si basa sulle vostre qualità umane fondamentali. Siate umili e apritevi di più verso gli altri”;
“Riconosciamo i nostri errori, ma senza pensare di condannarci in modo da non poter più vivere normalmente. Non dimentichiamo quello che abbiamo fatto, ma non lasciamoci deprimere o spezzare dal rimorso”;
Il Dalai Lama e la sua ironica saggezza
“Nessuno è nato sotto una cattiva stella; ci sono semmai uomini che guardano male il cielo”;
“Quello che mi sorprende degli uomini è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto”;
“Lascia andare le persone che condividono solo lamentele, problemi, storie disastrose, paura e giudizio sugli altri.
Se qualcuno cerca un cestino per buttare la sua immondizia, fa sì che non sia la tua mente”;
“È lo stato d’animo, più che gli avvenimenti esterni, che determina la fortuna”;
“Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara”;
I diciotto principi di vita e felicità del Dalai Lama
Infine concludiamo con questi diciotto “principi di vita e felicità“, che assieme al Decalogo della Saggezza di Roberto Assagioli che abbiamo già riportato, costituiscono preziosi elementi di guida per la nostra vita quotidiana.
- Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grandi risultati comportano un grande rischio.
- Quando perdi, non perdere la lezione.
- Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso. Rispetto per gli altri. Responsabilità per le tue azioni.
- Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna.
- Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato.
- Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia.
- Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per correggerlo.
- Trascorri un po’ di tempo da solo ogni giorno.
- Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori.
- Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta.
- Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta.
- Un’atmosfera amorevole nella tua casa dev’essere il fondamento della tua vita.
- Quando ti trovi in disaccordo con le persone a te care, affronta soltanto il problema attuale, senza tirare in ballo il passato.
- Condividi la tua conoscenza. E’ un modo di raggiungere l’immortalità.
- Sii gentile con la Terra.
- Almeno una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima.
- Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia bisogno l’uno dell’altro.
- Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo.