Nella pagina introduttiva a questa sezione di Self Help e Crescita Personale abbiamo accennato al fatto che uno dei metodi che nella mia esperienza personale ho notato essere più illuminanti nei processi di espansione della coscienza, è senza dubbio la Tecnica del Suggerimento. Essa consiste sostanzialmente nel saper offrire preziose informazioni utili ad un serio lavoro di ricerca interiore (specialmente di tipo psicologico-spirituale), limitandosi alle sole parole che contengono l’idea senza che essa appaia palesemente.
Ciò consentirebbe al destinatario di queste informazioni di poter elaborare una personale linea di pensiero in completa autonomia, apprendendo mediante questo processo a stabilire un contatto duraturo con le componenti più intuitive ed astratte del suo pensiero. E’ un processo estremamente prezioso naturalmente anche nel lavoro psicologico, in cui all’utente non vengono fornite soluzioni, ma solamente preziosi spunti per poter arrivare ad intuire la miglior soluzione possibile per risolvere la propria situazione.
Un altro metodo davvero prezioso può essere definito come “Tecnica delle Domande“, ed è ciò di cui ci occuperemo in questa pagina. Qualcuno afferma che l’intelligenza di una persona appare con maggiore evidenza dalle domande che essa pone, prima ancora che dalle risposte che è in grado di dare. Presa alla lettera è forse un po’ eccessiva, ma senza dubbio si tratta di un’affermazione che rende conto dell’importanza di saper porre le domande nel modo più appropriato al fine di evocare le risposte più profonde, istruttive ed illuminanti.
Esempi di utilizzo della Tecnica delle Domande
In un interessante articolo riportato nel sito psychcentral.com, viene riportata una lista di 52 domande da porre a sé stessi al fine di valutare se la propria vita è sufficientemente ricca e significativa. Alcune sembrano davvero molto utili ed interessanti. Si tratta delle classiche domande su cui le persone vengono invitate a riflettere in lavori di “Self-Help” o di “Self-Coaching”. Prendiamo spunto per proporne alcune, con qualche piccola rielaborazione e adattamento, tra quelle che si prestano ad essere utilizzabili anche in percorsi più specificatamente psicologici.
La raccomandazione è quella di riflettere accuratamente su ciascuna di esse, senza voler rispondere frettolosamente a più di una domanda in tempi brevi. Lo scopo è infatti quello di stimolare in noi la componente più riflessiva della nostra psiche, al fine di far emergere una consapevolezza più profonda su determinate tematiche.
Siamo naturalmente liberi di porre a noi stessi tutte le domande che ci possano sembrare più appropriate. Quelle che vengono proposte sono solamente alcuni esempi da cui è possibile partire.
La stupidità deriva dall’avere una risposta per ogni cosa. La saggezza deriva dall’avere, per ogni cosa, una domanda.
Milan Kundera
La Tecnica delle Domande: Esempi
- Che cosa ci distrae dall’essere interessati ad un maggiore coinvolgimento e contatto con le altre persone?
- Che cosa ci blocca nel realizzare ulteriori progressi nella nostra crescita personale?
- Quali traguardi vorremmo raggiungere tra cinque anni? Cosa siamo disposti a fare per realizzare questi propositi? Che cosa potrebbe invece ostacolarli?
- Quali sono le cose più importanti che abbiamo appreso su noi stessi nel corso dell’ultimo anno?
- Qual’è il più grande sogno della nostra vita? E’ stato raggiunto? Che cosa potrebbe aiutarci nel realizzarlo? Che cosa invece lo ostacola?
- Qual’è la nostra più grande paura? In quale modo agisce? Quanto interferisce nelle nostre decisioni, azioni o relazioni personali?
- Quali sono le caratteristiche o qualità personali di cui non siamo fieri? Quale potrebbe essere la loro origine (es: ereditarietà famigliare, condizionamenti, esperienze passate, ecc.)? Quali sono le caratteristiche su cui sarebbe possibile intervenire per modificarle? Ci stisamo già impegnando in questo?
- Pensiamo di essere meritevoli di amore e affetto? In caso contrario, quale potrebbe esserne la ragione?
- Ci troviamo spesso in posizione difensiva? Ci sentiamo in difficoltà nel riconoscere i nostri errori? Che impatto hanno, eventualmente, questi aspetti sulla nostra vita?
- Stiamo vivendo la vita dei nostri sogni? Che cosa manca ancora per poterlo affermare?
- C’e qualcosa da cui stiamo fuggendo o con cui temiamo di confrontarci? Per quale ragione?
- Pensiamo di valere di più (o di meno) di ciò che la vita ci sta offrendo?
- Quali sono le abitudini che vorremmo cambiare? Che cosa ci impedisce di infrangere certi schemi comportamentali? In che modo pensiamo di poter intervenire su di essi? Ci sentiamo in possesso di tutti gli strumenti per poterlo fare?
- Quali sono le buone abitudini che vorremmo invece coltivare?
- Come potremmo, a partire da oggi stesso, rendere la nostra vita più interessante e densa di significato?
- Ci stiamo aggrappando a qualcosa che potrebbe invece essere opportuno lasciar andare? Come ci sentiamo di fronte a questa eventualità?
- C’è qualche persona con cui abbiamo avuto dei contrasti che vorremmo oggi riavvicinare? Ci sentiamo pronti a perdonare le offese che pensiamo di aver subito?
- Quali aspetti della nostra vita sembrano non riflettere la persona che sentiamo di essere realmente? E’ possibile intervenire su di essi?
- Ci sono momenti nella nostra vita in cui ci sentiamo soli? Da dove si origina questa situazione?
- Pensiamo di essere sempre onesti con noi stessi? In caso contrario, perchè?
- Quali sono le cose più importanti della nostra vita e per le quali proviamo maggior gratitudine?
- Come potremmo migliorare il nostro modo di comunicare con le altre persone?
- Qual’è l’emozione che ci è più familiare? Che cosa la determina?
- Qual è stata la circostanza più difficile che abbiamo dovuto sperimentare, che ha profondamente influenzato e cambiato la nostra vita? In che modo ci ha influenzati? Cosa abbiamo potuto apprendere da essa?
- Qual’è il nostro più grande rimpianto? Che cosa abbiamo imparato da esso?
- Esistono dei momenti in cui vorremmo solamente arrenderci? Che cosa alimenta in noi questo tipo di sentimento? Che cosa ci aiuta invece a combatterlo?
- Quali sono i nostri migliori punti di forza e le migliori qualità che possediamo? Quali aspetti o circostanze della nostra vita hanno contribuito alla loro nascita?
Si odono solo le domande alle quali si è in condizione di trovare una risposta.
Friedrich Nietzsche
Domande di approfondimento per la Crescita Personale
Nella vita di alcune persone può però sorgere, in dati momenti, la necessità di porre a sé stessi domande che riguardano una sfera di consapevolezza più profonda. Domande come quelle contenute nella lista precedente sono senza dubbio idonee a suscitare riflessioni anche piuttosto serie e profonde. Vi sono però alcuni quesiti che elevano la nostra coscienza e sembrano molto più indicati per suscitare in noi riflessioni che estendono l’ambito psicologico a quello filosofico-esistenziale.
E’ del tutto evidente che determinate domande non possono che sorgere spontaneamente. Esse emergono alla nostra coscienza come conseguenza del fatto che si stanno probabilmente affacciando in noi determinati sprazzi di consapevolezza che ne costituiscono di per sé i primi tentativi di risposta.
La domanda, di per sé stessa, non è sufficiente ad elicitare risposte aventi una profondità interiore in linea con le attese. Le risposte che evoca non possono che essere strettamente correlate al grado di spessore della coscienza personale. Pur nella piena consapevolezza di questo limite, proviamo comunque a riportate di seguito alcune domande, tra le tante possibili che si potrebbero formulare per favorire una autentica crescita personale.
- Che cosa sto, alla fine, cercando nella mia vita? a che punto sono in questa ricerca?
- Quali sono i miei valori “spirituali” più elevati?
- Qual’è il miglior contributo che posso offrire al mondo attorno a me?
- Riesco ad attribuire un significato e uno scopo alle esperienze della mia vita, con particolare riferimento a quelle dolorose?
- Qual’è il mio valore in quanto essere umano?
- In quale modo contribuisco al benessere delle altre persone?
- Concepisco uno scopo o un fine ultimo dell’esistenza umana? quale potrebbe essere il mio?
- Che cosa penso dell’Amore? Lo concepisco come un sentimento personale o come qualcosa di più astratto?
Ci si potrà rendere conto facilmente che anche domande come queste possono suscitare risposte aventi livelli di profondità sensibilmente differenti, quale conseguenza dell’eterogeneità delle persone.