Riconoscere le Subpersonalità

Riconoscere le Subpersonalità che ci caratterizzano può suscitare sorpresa, ma è un passo fondamentale per la propria piena realizzazione personale
Riconoscere le Subpersonalità
Riconoscere le Subpersonalità
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Il tema delle Subpersonalità è certamente uno dei cardini della Psicosintesi. Scrive Piero Ferrucci, nel suo testo “Crescere“, che “una delle illusioni più ingannevoli in cui ci possiamo imbattere nel corso del nostro lavoro è la convinzione di essere un’entità monolitica e immutabile. E scoprire che invece è vero il contrario, che siamo un miscuglio di elementi contrastanti e mutevoli, è uno dei primi compiti, e forse una delle prime sorprese che dobbiamo affrontare nell’avventura psicosintetica”.

Per rendersene conto, come suggeriva Roberto Assagioli, il padre della Psicosintesi, è sufficiente riflettere sulle modalità con cui ci comportiamo nei diversi ambiti della nostra vita. Con i figli, con il partner, con il direttore generale, con uno sconosciuto o con una persona da cui siamo fortemente attratti, tendiamo ad avere comportamenti diversi che possono persino divenire contraddittori.

Dice ancora Ferrucci che “le Subpersonalità sono dei satelliti psichici che coesistono nell’ambito della nostra personalità, ognuna di esse con un suo stile e una sua motivazione, spesso assai diversa dalle altre […]. Ognuno di noi è una folla. Ci possono essere il ribelle e l’intellettuale, il seduttore e la casalinga, il sabotatore e l’esteta, il sognatore e il perfezionista, ognuno con la sua mitologia, e tutti quanti più o meno comodamente stipati all’interno di un solo individuo“.

Proponiamo di seguito un esercizio, tratto dal già citato testo di Piero Ferrucci, che aiuta ad identificare le nostre Subpersonalità, lasciandole emergere delicatamente in noi e prendendo gradualmente coscienza della loro realtà.

Se abbiamo scarso controllo sulle nostre razioni in determinate circostanze, forse può essere utile avere un’idea più precisa del ruolo che tendiamo ad assumere in corrispondenza di determinate stimolazioni ambientali. Identificare le Subpersonalità che tendono a coesistere in noi, può essere un primo importante passo per consentire alla nostra coscienza di assumere quel  ruolo di centralità indispensabile per condurre una vita di successo, indipendentemente dall’ambito di interesse.

Riconoscere le Subpersonalità

1) Scegliete un vostro tratto o atteggiamento che vi sembri piuttosto importante.

2) Ora, a occhi chiusi, diventate consapevoli di questa parte di voi stessi.
Poi lasciate emergere un’immagine che la rappresenti: può essere una donna, un uomo, un animale, un folletto, un oggetto, voi stessi mascherati, un mostro, o qualsiasi altra cosa o personaggio vi venga in mente.
Non sforzatevi di formare deliberatamente l’immagine, ma lasciate invece che questa emerga da sé.

3) Non appena l’immagine ha preso forma, datele il tempo di rivelarsi a voi, lasciate che cambi, se tende a cambiare spontaneamente, e datele anche la possibilità di mostrarvi altri suoi aspetti. Entrate in contatto con l’atmosfera che emana da lei.

4) Ora lasciate che questa immagine si esprima per quello che è.
Datele spazio per fare questo: lasciate che parli di se stessa, delle sue abitudini, e dei suoi bisogni.
Poi parlate anche voi, se volete, e fatele delle domande (anche se questa immagine è un oggetto, può dialogare con voi: nel mondo dell’immaginazione tutto è possibile).
Avete di fronte a voi una subpersonalità, un’entità dotata di una vita e di un’intelligenza sua propria.

5) Ora, date un nome a questa subpersonalità, un nome qualsiasi che le si adatti e che vi aiuti a identificarla in seguito: la vittima, l’artista, il cane da guardia, lo scenico, l’insicuro, il polipo, il brontolone, il marinaio ubriaco, il romantico, il pagliaccio, “te l’avevo detto”, e cosi via.
Ci sono infinite possibilità, e ci si può veramente sbizzarrire.
Infine, scrivete su un foglio tutto quello che vi viene in mente riguardo a questa subpersonalità: le sue caratteristiche, le sue abitudini, le sue peculiarità.

6) Dopo aver identificato e descritto esaurientemente una subpersonalità potete proseguire ed esaminare le altre.
Ma andateci adagio, e lavorate a fondo su ognuna.
Per continuare la ricerca basta semplicemente che voi scegliate altri vostri tratti, atteggiamenti o motivazioni e che poi per ognuno seguiate gli stadi dal n. 1 al n. 5.
Potete anche scoprire altre subpersonaliià facendo un inventario delle varie maniere in cui guardate alla vita, o considerando il vostro comportamento in varie situazioni, o ancora passando in rassegna i vostri vari stili di essere.

Dal testo Crescere – Piero Ferrucci – Le Subpersonalità, p.37

La Casa delle Subpersonalità

Per esaminare le caratteristiche delle nostre Subpersonalità possiamo consigliare anche un altro esercizio, dal titolo “La casa delle Subpersonalità“, presente nel testo “Conosci, Possiedi, Trasforma te stesso” di P. Guggisberg Nocelli – p.195.

Si tratta sostanzialmente di un esercizio immaginativo nel quale si viene invitati ad entrare in una casa. In essa, si incontreranno diversi inquilini che rappresentano i propri modi di essere, alcuni aspetti del proprio carattere o i vari ruoli che si assumono nei diversi momenti della quotidianità. 

L’esercizio prevede una discesa ai piani inferiori della casa e una successiva ascesa a quelli superiori, che ricordano i movimenti effettuati all’interno dello spazio immaginativo utilizzati nella tecnica dell’Esperienza Immaginativa. Per questo motivo non viene qui riportato nella sua interezza. L’esercizio andrebbe infatti preferibilmente svolto alla presenza di un operatore qualificato, dal momento che potrebbero manifestarsi “reazioni regressive” o sblocchi emozionali che vanno oltre l’obiettivo fondamentale dell’esercizio stesso.

E’ comunque possibile effettuare un esercizio immaginativo estremamente efficace (ed assolutamente non rischioso) sul riconoscimento delle proprie Subpersonalità, limitandosi alla visualizzazione dei personaggi incontrati al piano terra. Con un po’ di pratica si potrà poi anche ascendere immaginativamente ai piani superiori, qualora si desiderasse avere qualche indicazione sulle proprie qualità inconsce più elevate e nobili.

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