L’esercizio qui proposto, tratto dal testo “Crescere” di P.Ferrucci, può risultare di grande utilità se percepiamo il bisogno di rinforzare il nostro senso di identità cosciente. Con il giusto allenamento e la paziente ripetizione quotidiana (ottima anche per l’allenamento della volontà) possiamo aiutarci ad acquisire maggiore sicurezza e fiducia in noi stessi, una fiducia derivante dal sentirci perfettamente integrati nell’ambiente in cui la vita ci ha collocati e sviluppando nel contempo una incrollabile stabilità e resilienza di fronte agli eventi difficili.
Affinché questo esercizio possa produrre un risultato apprezzabile, è fondamentale sperimentare emozionalmente un buon grado di identificazione con la quercia e la relativa sensazione di forza, stabilità e fermezza che questo simbolo esprime.
Il medesimo tipo di esperienza interiore può essere sperimentato anche mediante altri simboli visivi come il faro, la torre, ecc.
L’Esercizio della Quercia
Immaginate una quercia secolare che si erge solitaria in mezzo a un campo.
Ne cogliete dapprima i particolari: vedete le radici spuntare dal terreno, ma soprattutto la immaginate dentro la terra, che penetrano profondamente in mille direzioni;
vedete il tronco;
poi vedete i rami che si dipartono in tutti i sensi e si suddividono in frasche sempre più esili, sempre più lontane dal tronco;
ne vedete le innumerevoli foglie che tremano al vento.
Poi vedete le quercia nel suo insieme e ne traete un’impressione di forza e solidità, di persistenza.
Quest’albero secolare ha visto moltissime stagioni, è stato esposto a venti e tempeste, al freddo e al caldo.
E nel corso di innumerevoli cicli è cresciuto, lento ma sicuro.
E ora immaginate di ESSERE la quercia.
Incominciate dapprima a sentire le vostre radici, radici che si sprofondano nel suolo in tutte le direzioni.
Sentite tutto il significato di questo essere radicati: la stabilità e la sicurezza che vi dà, il nutrimento che ne traete, il rapporto organico che avete col suolo.
Poi diventate coscienti del tronco, attraverso cui scorre la linfa vitale diretta a nutrire ogni parte dell’albero.
Sentite questo fluire di energie vitali, incessante e senza sforzo.
Poi percepite il dividersi in innumerevoli rami e ramoscelli;
vi sentite insomma in relazione all’elemento aria, allo spazio, e lo penetrate in tutte le direzioni.
Sentite anche le foglie che si muovono sui vostri rami, infinite foglie, alcune più vicine al suolo, altre nella chioma dell’albero, altre sulla sommità, così in altro da essere vicine al cielo che alle radici e al suolo da cui peraltro traggono sostentamento.
Infine vi identificate con l’albero come totalità, sentite la sua relazione organica con tutti gli elementi, la circolazione vitale delle energie, la forza che trae dal suolo in cui è radicato.